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Call of Duty esclusiva Xbox non avrebbe senso per Microsoft, dice l'ex-capo PlayStation

Secondo Jack Tretton, ex-capo di Sony PlayStation USA, un'esclusiva di Call of Duty per Xbox non avrebbe senso finanziario per Microsoft.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   08/04/2022

Con l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, uno dei maggiori argomenti di discussione rimane la possibilità che Call of Duty diventi esclusiva Xbox, cosa peraltro già smentita dalla compagnia ma su cui è tornato anche Jack Tretton, ex-capo di Sony PlayStation, secondo il quale l'esclusiva di tale gioco non avrebbe senso, finanziariamente.

Continuano ad arrivare dichiarazioni da parte di Jack Tretton, ex-numero di Sony PlayStation in USA, che è stato recentemente intervistato da IGN e ha parlato, tra le altre cose, del migliore e peggiore momento degli E3 di Sony e vari altri argomenti, tra i quali anche l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft e le sue eventuali conseguenze.

Secondo Tretton, un'esclusiva su Call of Duty per Microsoft non avrebbe senso dal punto di vista finanziario, così come per quanto riguarda anche gli altri titoli noti di Activision e Blizzard: "Non credo che punteranno a far diventare quei giochi delle esclusive... non penso che possa avere senso per loro dal punto di vista finanziario di prendere Call of Duty e renderlo esclusiva", considerando d'altra parte come "in passato non si siano comportati in questo modo".

L'idea di Tretton deriva probabilmente dalle potenziali perdite in termini di vendite che deriverebbero dalla chiusura delle serie sulle altre piattaforme.

La considerazione può suonare piuttosto strana dall'ex-capo di Sony in questione, visto che proprio sotto la sua guida PlayStation ha iniziato a stringere gli accordi di partnership con Activision Blizzard per avere contenuti di Call of Duty in esclusiva, ma segue una certa opinione sull'intero mercato videoludico. Secondo Tretton, infatti, "Penso che le nuove acquisizioni e fusioni che continuano a vedere siano improntate soprattutto allo sviluppo multipiattaforma", ha riferito, comprendendo in questo anche le manovre di Sony, come abbiamo visto con Bungie e la volontà di mantenerla impegnata anche sulle altre piattaforme.

Tretton è peraltro un sostenitore di acquisizioni e fusioni anche di grandi dimensioni, sostenendo che non è da queste che derivano le maggiori minacce in termini di competizione. Secondo l'ex-capo di Sony PlayStation, infatti, la concorrenza maggiore per i videogiochi in generale, a questo punto, sono le altre forme di intrattenimento, considerando che il tempo libero delle persone è limitato e la lotta tra le compagnie si basa sull'occuparlo in vari modi.