A partire dal prossimo settembre in Cina debutterà un nuovo sistema digitale per il controllo dell'identità delle persone. Per poter videogiocare, infatti, sarà necessario registrarsi utilizzando il proprio nome reale e i documenti d'identità. Due colossi come Tencent e NetEase, oltretutto, sono già pronte coi loro sistemi che richiedono persino il riconoscimento facciale.
Come gesto estremo per cercare di limitare il tempo passato di fronte ai videogiochi dai minorenni, il governo cinese è finalmente riuscito ad arrivare al lungo percorso che gli consentirà di istituire un nuovo sistema di controllo. Coloro che vorranno collegarsi per giocare ad un videogioco dovranno farlo utilizzando il proprio nome e i propri dati reali. Da settembre tutti i produttori di giochi dovranno allinearsi alle linee guida del governo e impedire l'accesso agli utenti senza i dati richiesti.
In questo modo lo stato potrà controllare chi sta giocando, così da imporre di default il tempo massimo di gioco per i minorenni. Un tempo pari a 90 minuti nei giorni lavorativi e un massimo di tre ore durante il weekend.
I giganti della tecnologia cinese hanno già integrato questo nuovo sistema all'interno della loro infrastruttura, tanto che si cominciano a vedere i primi risultati di questa scelta. Alcuni giovani, infatti, sono già stati scoperti ad utilizzare i documenti dei parenti per aggirare questo blocco o stanno affollando le sale arcade per lo stesso motivo. Anche per questo motivo Honour of Kings, la versione orientale di Arena of Valor, ha già integrato un sistema di riconoscimento facciale nel gioco.
Nonostante l'intento positivo, non è la prima legge molto stringente che il governo cinese ha imposto all'industria dei videogiochi. Ci sono regole che limitano il modo in cui creare il modello economico e persino una stretta censura sui contenuti che si possono pubblicare.
Sareste d'accordo se lo Stato Italiano volesse limitare in questo modo i videogiochi ai minori?