Activision ha dato mandato ai suoi avvocati per chiudere il sito SBMM Warzone. Si tratta di un servizio piuttosto popolare tra i giocatori del battle royale che usa le API del gioco per raccogliere le statistiche di gioco e pubblicarle attraverso internet. Nonostante questo il publisher americano ha mandato un'ingiunzione ai creatori un sito per "violazione di copyright, dei termini del servizio e del Computer Fraud and Abuse Act." Questo nonostante i fondatori di SBMM Warzone siano convinti di non fare nulla di male e anzi vorrebbero collaborare con la stessa Activision.
I due fondatori di SBMM Warzone sono talmente sicuri di non fare nulla di male, da cercare in tutti i modi di contattare Activision per trovare un accordo e provare a diventare partner di Call of Duty: Warzone. I due, infatti, si professano grandi fan del gioco, tanto da aver raccolto decine di migliaia di giocatori intorno alla loro community su YouTube e sul sito SBMM Warzone.
Nonostante questo, Activision ha inviato al sito un cease and desist: se entro lunedì non cesseranno ogni attività del sito il publisher si attiverà per via legali. A quanto si legge dai messaggi pubblicato su Twitter dai fondatori di SBMM Warzone, Activision sarebbe preoccupata per la privacy dei suoi giocatori che, in ogni momento, potrebbero essere spiati attraverso SBMM Warzone.
La soluzione per Ben & Dav sarebbe quella di diventare partner con Activision, in modo da poter continuare ad offrire il servizio attuale, ma attivando tutte le protezioni richieste dal publisher. In caso di rifiuto i due saranno costretti a chiudere il sito e cercheranno un modo per rimborsare coloro che hanno speso dei soldi nel gioco.