C'è qualcosa che non torna in quel Redmond, perché ritrovarsi con un'annata potenzialmente vuota in termini di giochi first party a due anni di distanza dall'uscita di Xbox Series X|S, dopo che anche il 2020 non aveva praticamente portato grandi uscite, risulta quasi sconcertante. Comprendiamo ovviamente tutte le attenuanti del caso, che sono tantissime e validissime: la pandemia da Covid, la crisi di materie prime e semiconduttori, pure la guerra in Ucraina (che ha comunque effetti pesanti anche nell'ambito dello sviluppo, coinvolgendo un'area ricca di sviluppatori e addetti ai lavori come l'Europa dell'Est), ma anche considerando tutto questo è strano notare come le produzioni interne per Xbox Game Pass continuino a latitare, pur dopo un buon periodo attraversato nel 2021. Soprattutto se si considera le dimensioni enormi ormai raggiunte da Xbox Game Studios e la quantità di team e progetti in corso.
Anche da questo punto di vista, il posticipo imposto da Starfield e Redfall colpisce particolarmente duro: la relativa scarsità di giochi first party su Xbox poteva essere ben compensata dall'uscita dei due titoli Bethesda, in particolare dal primo che ha tutta l'aria di essere un gioco-evento di enorme portata. Proprio viste le sue dimensioni, il posticipo era sospettabile in un periodo come questo e a maggior ragione risulta strano come la comunicazione per il prossimo futuro non abbia compreso praticamente alcun altro titolo di rilievo per il 2022. Parliamo di un gigante contenente 24 team di sviluppo (compresi quelli di Bethesda), che si appresta ad inglobare anche il colosso Activision Blizzard (salvo intromissioni da parte dell'FTC), com'è possibile che si trovi in questa situazione? Abbiamo già parlato di come il 2022 di Xbox sia sostanzialmente il deserto dei tartari in questo momento, ma vogliamo qui riflettere sul perché si sia arrivati a questo punto e sulla possibilità di strategie alternative da parte di Microsoft.
La tempistica delle acquisizioni più recenti non ha giocato a favore, sicuramente: Bethesda è stata acquisita quando aveva già stretto accordi di esclusiva con Sony, ritrovandosi nella strana situazione di far uscire i suoi primi giochi come first party Xbox in esclusiva su PS5 e PS4.
Allo stesso modo, Obsidian, InXile e Double Fine erano tutti usciti da produzioni piuttosto impegnative proprio nel momento del passaggio all'interno degli Xbox Game Studios, oppure erano vicini a far uscire qualche gioco già annunciato. Di conseguenza, il nuovo corso all'interno di Microsoft ha rappresentato una sorta di reset totale per molti sviluppatori, trovandosi a partire da zero con nuovi progetti proprio negli ultimi anni. Considerando anche questo, però, dal 2018 circa ci sarebbe forse stato il tempo necessario per proporre qualcosa di concreto, considerando che la concorrenza sembra essere riuscita a lanciare progetti anche piuttosto complessi in tempi più ristretti e nelle stesse condizioni di difficoltà. È chiaro come Microsoft punti a creare un ambiente di lavoro accogliente e assolutamente anti-crunch, come sembra emergere anche dalle testimonianze dei dipendenti, ma questo non dovrebbe impedire un'organizzazione più logica del lavoro.
Un altro problema è l'antica tendenza, ormai veramente anacronistica, al concentrare le uscite in autunno, nell'ultima parte dell'anno, ovvero nella famosa holiday season: è un concetto estremamente tradizionalista che cozza proprio con l'idea stessa di Xbox Game Pass, essendo questo un servizio che dovrebbe essere fruito in maniera continuativa e dunque slegato dalle logiche di mercato standard sui "periodi di shopping" classici. Proprio dalla rivoluzione Game Pass dovrebbe arrivare la soluzione a questa apparente disorganizzazione nelle tempistiche di produzione e rilascio di Xbox Game Studios: la possibilità di pianificare progetti diversi e con maggiore libertà creativa dovrebbe slegare i team dalla logica della maxi-produzione macina-tempo e risorse, offrendo l'opportunità di lanciare giochi provenienti da produzioni di dimensioni diverse in maniera più dinamica. Questo risultato auspicato, al momento, non si è ancora visto: la conferenza Xbox & Bethesda Showcase 2022 del 12 giugno dimostrerà un cambio di passo in questa direzione? Lo speriamo, alla fine ci sono davvero moltissimi progetti in corso di cui non sappiamo assolutamente nulla e che potrebbero anche essere lanciati a sorpresa nei prossimi mesi.