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Concord potrebbe essere il più grande flop di sempre, ma la stampa generalista non se n'è accorta

Stando alle stime, Concord potrebbe essere il più grande flop di sempre del mondo dell'intrattenimento, ma è passato inosservato alla stampa generalista.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   20/10/2024
Due dei personaggi di Concord
Concord
Concord
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Concord è stato un grosso flop. Peggio: Concord potrebbe essere stato il più grosso flop di sempre dell'industria dell'intrattenimento globale, se le stime fatte post lancio sui costi di sviluppo da 400 milioni di dollari fossero esatte. Eppure pare che la stampa generalista non se ne sia accorta, come rilevato da Kotaku.

Semplicemente, considerando che sembra abbia prodotto ricavi per un misero milione di dollari, Concord potrebbe aver generato un buco di 399 milioni di dollari nelle casse di Sony. Anche film dall'andamento disastroso come Joker: Folie à Deux e Borderlands non sono riusciti a fare peggio. Nonostante ciò, a loro sono stati dedicati articoli da un po' tutte le testate, mentre il povero Concord è stato quasi completamente ignorato. Insomma, non gli è stato riconosciuto nemmeno il suo unico record potenziale.

Concord dove sei?

Ad esempio, l'hero shooter esclusivo di PlayStation 5 e PC, capace di vendere solo 25.000 copie e ritirato dal mercato dopo due settimane, è stato completamente snobbato dal New York Times, da CNN e da ABC News, dove cercando la parola "concord" negli appositi campi non emerge in un singolo articolo, lì dove i film citati sono stati oggetto di articoli e analisi.

La BBC ha una notizia dedicata, ma nella sezione Newsbeat, dedicata ai più giovani. Anche altre pubblicazioni che trattano di mercato non hanno mai ritenuto interessante parlare di Concord, lì dove hanno speso fiumi di parole per il flop di Joker 2. Chiaramente lo hanno fatto perché è una storia notiziabile e meritava di essere coperta. Perché non è valso lo stesso per il gioco di Firewalk? Eppure lo si poteva lanciare con titoli altisonanti quali "Il più grande disastro della storia dell'intrattenimento".

Naturalmente gli specialisti del settore impiegati in diversi testate ne hanno parlato, come Gene Park su The Washington Post o Jason Schreier su Bloomberg, ma sempre nei loro spazi, senza che questo flop colossale toccasse il resto delle testate. Insomma, pare che i videogiochi ne abbiano ancora di strada da fare per essere considerati dal mondo della cultura generalista, anche quando creano voragini simili.