Non deve essere un periodo facile in casa CD Projekt RED. Oltre a dover organizzare il lancio del gioco più ambizioso della sua storia, lo sviluppatore polacco è stato travolto da feroci polemiche per via dei tanti rinvii e delle condizioni di lavoro di coloro che hanno creato Cyberpunk 2077. Una situazione che ha preso alla sprovvista lo studio di Varsavia, abituato ad essere portato sul palmo delle mani dalla sua comunità. Ma non sono solo i fan ad essere poco contenti dell'operato di CDPR: le azioni dell'azienda sono crollate del 25% in 2 mesi, facendo scendere di circa 2 miliardi di euro il valore dell'azienda.
Se avete sicuramente sentito dell'ennesimo rinvio di Cyberpunk 2077 a dicembre e delle polemiche sul crunch nel gioco, magari non ricordate che il 27 agosto 2020 le azioni della compagnia avevano toccato durante una ricapitalizzazione i 461 złoty (circa 100 euro). In questo modo il valore totale di capitalizzazione sul mercato di CD Projekt REd era 42,4 miliardi di złoty, ovvero 9,2 miliardi di euro. Persino più di Ubisoft.
Da quel momento in poi tutto è andato storto per la compagnia, anche per colpa di una gestione non proprio illuminata da parte del CEO Adam Kiciński, accusato di aver mal organizzato i lavori e poi di aver minimizzato il carico di lavoro sui suoi dipendenti.
Tutte queste cose hanno fatto sì che negli ultimi due mesi i mercati fossero molto meno entusiasti dello studio polacco e molti azionisti hanno preferito vendere le loro partecipazioni nell'azienda, non più considerata come in investimento sicuro. In questo modo si sono volatizzati circa 2 miliardi di euro di capitalizzazione. Ieri CDPR valeva "solo" 7,23 miliardi di euro, il 25% in meno rispetto ad agosto e decisamente meno rispetto a Ubisoft, tornata il produttore di videogiochi più grande di Europa, con 10,2 miliardi di euro di market cap.
Il valore di CD Projekt RED (ma anche di Ubisoft) è comunque destinato a cambiare ulteriormente nelle prossime settimane, sia nel caso in cui Cyberpunk 2077 si riveli un successo, ma anche nel caso in cui il gioco non riesca a raggiungere gli ambiziosi obiettivi prefissati.