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I dati sui licenziamenti in Europa nel mondo videoludico dell'ultimo anno e i problemi più comuni

Esattamente in Europa qual è stato l'impatto dei licenziamenti nel settore videoludico? Vediamo alcuni dati raccolti lo scorso giugno, che parlano anche delle differenze salariali.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   05/11/2024
Una donna con una proiezione di elementi di programmazione

Negli ultimi anni gli sviluppatori di videogiochi non hanno avuto vita facile, con tantissimi licenziamenti di mese in mese. In Europa, nel dettaglio, come sono andate le cose? Il più recente Big Games Industry Employment Survey ci svela che il 21% dei lavoratori del settore ha perso il lavoro nell'ultimo anno.

Non tutti, inoltre, hanno trovato un nuovo lavoro nel frattempo e alcuni hanno anche deciso di cambiare settore. Vediamo i dati emersi.

I dati sui licenziamenti europei

Il 21,2% degli sviluppatori europei che hanno partecipato al sondaggio hanno dichiarato di aver perso il lavoro nell'ultimo anno. Di questi, il 72% ha già trovato un lavoro (15% del totale degli intervistati) mentre il restante 28% non ha ancora trovato un lavoro (6,2% del totale degli intervistati).

Viene anche indicato che nella regione europea i ruoli che hanno subito più licenziamenti sono risorse umane, reclutamento, QA e gli artisti. Viene anche mostrato come per i vari ruoli lavorativi ci sia un netta discrepanza di salario tra le nazioni che fanno parte dell'Unione Europea e quelle che non ne fanno parte.

Viene analizzata anche la differenza di salari tra uomini e donne, in varie posizioni. Le donne guadagnano di più in ambito HR / Reclutamento (27k contro 21k) e leggermente di più in ambito programmazione e sviluppo (50,2k contro 49,2k), ma nel resto delle categorie sono nettamente svantaggiate, con esempi estremi come i ruoli da dirigenti che pagano 76k gli uomini contro i 58k delle donne o l'area marketing e acquisizione utenti che paga 65k gli uomini contro i 38k delle donne.

Viene anche svelato che tra i motivi più comuni che spingono le persone in questo settore a essere insoddisfatte del lavoro è il burnout, un team dirigenziale poco professionale e un equlibrio vita-lavoro negativo. Il lavoro da remoto resta inoltre molto utilizzato, con il 57% delle compagnie EU che lo rendono disponibile e il 75% delle compagnie extra-EU che lo rende disponibile.

Lo studio è stato condotto nel giugno 2024 in 50 nazioni con 1.832 partecipanti. Il 58% dei dati proviene da uomini, il 24% da donne e il 19% si è segnalato come "altro" o non ha voluto definire il proprio genere.

Parlando di grandi licenziamenti, sebbene non con sede europea, tra i più recenti vi sono quelli di Sony, con la chiusura di Firewalk Studios e Neon Koi.