John Garvin, l'autore di Days Gone, ha lanciato un'altra frecciata a Sony per non aver voluto produrre un seguito del gioco. Il tutto è partito dalla condivisione di un post su X da parte dello sviluppatore, in cui veniva ricordato che l'action open world a base di zombi è stato considerato un fallimento dalla multinazionale giapponese, nonostante abbia venduto più di 9 milioni di copie complessivamente, tra versioni console e Steam.
Da lì è nato un dialogo con un utente, @lilrizk, che ha provato a fare l'avvocato del diavolo immaginando il punto di vista della compagnia e affermando che magari Sony non abbia voluto avere l'ennesimo seguito nel catalogo di PlayStation e abbia preferito puntare su qualcosa di nuovo.
Garvin ha riposto che secondo lui non è così: "No, penso che Sony lo abbia considerato un fallimento, all'epoca. E di questi tempi l'industria si sta spostando verso i giochi come servizi online e Days Gone, come tutti i miei giochi, è un'esperienza narrativa single player; a parte questo, ma lo vorreste un seguito senza me o Jeff (Ross)?"
Days Gone ebbe una partenza molto lenta in termini di vendite, ma recuperò in corsa ottenendo buoni risultati, per poi fare ottimi numeri anche su PC. Sony lo considerò comunque un insuccesso un po' per via dei risultati iniziali, un po' per le recensioni non proprio positive ricevute. Molti utenti lo hanno riscoperto successivamente, facendolo diventare un titolo di culto, con tanto di petizione lanciata per chiedere la lavorazione di Days Gone 2, andata inascoltata.