Nelle ultime settimane le voci attorno alle schede grafiche di nuova generazione targate Intel si sono moltiplicate. Sebbene il colosso americano non abbia ancora dato indicazioni sull'annuncio e sul lancio delle nuove GPU, gli addetti ai lavori vicini all'azienda hanno fatto trapelare una finestra di lancio piuttosto credibile.
Le schede grafiche Intel Battlemage Xe2 potrebbero fare capolino sul mercato entro la fine del 2024, giusto in tempo per la sessione di shopping natalizio.
Obiettivo Black Friday
Le ultime indiscrezioni sono emerse a margine dell'evento Embedded World 2024, ad opera di alcuni rappresentati presenti alla fiera: stando agli addetti ai lavori, la prossima generazione di GPU Intel Battlemage Xe2 potrebbero arrivare entro la fine del 2024 e più precisamente, Intel starebbe puntando al Black Friday che quest'anno avrà luogo il 29 novembre.
Se questa notizia venisse confermata, Intel potrebbe quindi presentare la prossima lineup di schede grafiche intorno agli inizi di novembre, a circa due anni dal lancio di Intel Arc A770.
Nelle ultime settimane è stata confermata l'esistenza di almeno due chip di nuova generazione: BMG-10 e BMG-21. La prima GPU sarà destinata alle soluzioni di fascia alta, mentre la seconda sarà indirizzata alla fascia media. Entrambi i chip entreranno nella linea Xe2-HPG di schede grafiche dedicate, insieme ai processori Lunar Lake che integreranno l'iGPU Xe2-LPG con la stessa architettura Battlemage.
Non solo hardware
Insieme alle nuove GPU e all'architettura grafica Battlemage, Intel dovrebbe far debuttare la nuova versione di XeSS che porterà in dote una tecnica di generazione di fotogrammi proprietaria, sulla scia di quanto fatto da NVIDIA e AMD.
Recentemente le nuove GPU di Intel sono comparse nei database di vari benchmark e hanno fatto la loro comparsa nei registri di spedizione di alcuni partner, fattore che conferma l'avvio della fase di test dei chip del colosso americano.
Il Computex 2024 di giugno potrebbe darci comunque un primo assaggio della nuova proposta di Intel, non resta che pazientare ancora un po'.
