Parlare in questa fase di Death Stranding è un po' come provare a raccontare a qualcuno una bella storia senza conoscerla minimamente. Ci si può provare, ma l'impressione di limitarsi a svolgere un mero esercizio di stile privo di contenuto è lì dietro l'angolo, in agguato come le misteriose entità che a quanto è parso di capire daranno la caccia al protagonista Sam e ai suoi alleati nel corso del gioco.
L'unico dato di fatto incontrovertibile è che la nuova creatura di Hideo Kojima si sta facendo attendere come pochi altri titoli nell'attuale generazione, complice un annuncio arrivato evidentemente troppo in anticipo rispetto alla tabella di marcia che si era dato il celebre autore giapponese dopo il suo burrascoso addio a Konami.
Allo stato attuale tutto il "bagaglio di conoscenze" legato a Death Stranding si limita a qualche criptica sequenza cinematica e alle dichiarazioni che a rotazione emergono in rete grazie alle personalità coinvolte nel progetto. "Death Stranding è diverso da qualsiasi altra cosa", "Death Stranding è incredibilmente complicato ma unico", "Death Stranding è grande e strano". Tutto molto interessante, ma sarebbe bello anche vederlo, toccarlo un po' con mano questo fantomatico Death Stranding. Se fossimo come Montgomery Brogan nel famoso monologo de La 25ª ora, sarebbe arrivato il momento di urlare qualcosa del tipo "muovete le chiappe, è ora!". Ma siccome preferiamo mantenere un contegno, vogliamo limitarci a riporre le nostre vane speranze nelle ultime indicazioni fornite da quel vecchio volpone di Kojima-san in occasione del Tribeca Film Festival. Per inciso, proprio il posto giusto dove comparire in pubblico, per chi più o meno dal '97 va dicendo di avere un corpo "fatto al 70% di cinema".
Battute a parte, il papà di Metal Gear ha promesso che finalmente avremo modo di vedere il gioco in azione tra circa un mese. Considerando le tempistiche potrebbe significare che Sony abbia in mente di proporre un evento esclusivo, pochi giorni prima dell'E3 2019. L'alternativa è la pista che vorrebbe Death Stranding anche su PC, e in questo caso l'ipotesi di veder comparire a sorpresa il gioco proprio a Los Angeles arriverebbe di conseguenza. Sia come sia, cosa dobbiamo aspettarci? Sarà gameplay? Sarà un'altra sequenza cinematica confezionata per i feticisti degli indizi? O magari sarà entrambe le cose? Con Kojima tocca sempre navigare a vista, ma trovandoci in coda alla generazione potrebbe davvero essere arrivato il momento di portare sotto ai riflettori qualcosa di un po' più concreto. Peraltro lo sviluppatore giapponese ha accennato nuovamente al tema della connessione, che a quanto pare sarà davvero l'architrave dell'opera, ma pure su questo versante è ancora tutto da scoprire, scorgere, valutare.
Come abbiamo già avuto modo di dire in passato, l'impressione che ha preso sempre più piede nel tempo è che con Death Stranding Kojima abbia ricevuto ampie garanzie di libertà da parte di Sony, e probabilmente è anche (o soprattutto?) per questa ragione che a quasi tre anni dall'uscita del primo trailer ufficiale conosciamo ancora così poche informazioni su un'opera che, stando alle parole di attori blasonati come Mads Mikkelsen, Norman Reedus e Lindsay Wagner, dovrebbe essere a dir poco destabilizzante.
L'altra certezza è evidentemente rappresentata dal Decima Engine di Guerrilla Games, che ha già mostrato i muscoli ai tempi di Horizon Zero Dawn e che ci aspettiamo stupisca di nuovo un po' tutti quanti nella nuova veste personalizzata per l'occasione da Kojima Productions.
Voi cosa ne pensate? Presto avremo finalmente modo di farci un'idea più precisa sulle qualità e caratteristiche di Death Stranding? Parliamone.