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Destiny 2: negozi di cheat dovranno pagare $13,5 milioni a Bungie di risarcimento

Bungie ha raggiunto un accordo con i proprietari di alcuni negozi che vendevano dei cheat di Destiny 2, che dovranno pagare 13,5 milioni di dollari di risarcimento.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   20/06/2022
Destiny 2
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I proprietari di Veterancheats, LaviCheats e Elite Boss Tech, che come potrete intuire dai nomi sono dei negozi che vendono cheat, come Aim Boot ed ESP, di vari giochi incluso Destiny 2, dovranno pagare a Bungie un risarcimento da ben 13,5 milioni di dollari, grazie all'accordo raggiunto dalle parti coinvolte.

Lo scorso anno Bungie aveva intentato causa ai proprietari di questi portali di vendita online per giocatori disonesti, dichiarando che, oltre a compromettere l'esperienza di gioco di Destiny 2, la disponibilità di questi cheat significa che la sua "sorveglianza per il cheating non potrà mai cessare" e che istituire contromisure efficaci è "esorbitantemente costoso".

Destiny 2
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La causa sembrava pronta ad arrivare in tribunale e invece alla fine le parti hanno preferito chiudere la questione subito con un accordo di risarcimento, che come detto in precedenza è di 13,5 milioni di dollari. Questa cifra è stata raggiunta calcolando 2.000 dollari per violazione del Digital Millennium Copyright Act degli Stati Uniti moltiplicato per i circa 6.765 download individuali dei cheat venduti nei negozi sopracitati.

Gli imputati inoltre hanno accettato la responsabilità per la creazione e la distribuzione di questi cheat, che la violazione era intenzionale e che il loro software è stato progettato per aggirare le misure tecnologiche impiegate da Bungie.

Un altra piccola vittoria dei publisher contro i cheater insomma, per quanto sicuramente si tratta di una "guerra" che non finirà mai e che coinvolge praticamente qualsiasi gioco multiplayer. Ad agosto lo scorso anno Bungie assieme a Ubisoft ha intentato causa anche a Ring-1, sito che vende cheat, tra cui aim bot, ESP e altri magici perk, sia di Rainbow Six Siege e Destiny 2, mentre a gennaio Tencent ha vinto una causa da 10 milioni di dollari contro un gruppo di hacker di PUBG Mobile.