The Walt Disney Company sta progettando una revisione strategica di Disney+ con una riduzione programmata di contenuti in streaming, in seguito a risultati del secondo trimestre fiscale non negativi ma che hanno comunque spinto a una revisione generale, visto anche il calo degli abbonati al servizio.
Disney+ ha perso 4 milioni di abbonati sul piano globale, ma la questione è controbilanciata da conti messi meglio del previsto, visto che c'è stata una netta riduzione delle perdite per la divisioni streaming, di circa il 26% a 200 milioni di dollari, con ricavi complessivi cresciuti del 13% a 21,8 miliardi di dollari, sopra le previsioni degli analisti.
Per continuare ad ottimizzare i costi, Disney ha deciso di ridurre i contenuti in streaming su Disney+, cosa che significa sia una rimozione di varie serie e film dal catalogo, sia un ripensamento generale degli investimenti, che potrebbe portare a una netta riduzione di quantità delle produzioni nel prossimo futuro.
Con questa manovra, Disney punta a risparmiare tra 1,5 e 1,8 miliardi di dollari già nel nuovo trimestre, dunque si prevede un taglio piuttosto netto ai contenuti in streaming. "Stiamo attraverso un processo di revisione dei contenuti sui nostri servizi digitali, in modo da allinearci con i cambi strategici decisi nel nostro nuovo approccio alla produzione", ha riferito il CFO, Christine McCarthy, durante la conferenza dedicata agli azionisti.
"Come risultato, rimuoveremo alcuni contenuti dalle nostre piattaforme in streaming, e attualmente ci aspettiamo di poter risparmiare dagli 1,5 agli 1,8 miliardi di dollari". Non ci sono ancora informazioni su quali prodotti saranno colpiti dai tagli in questione.
Disney ha anche avviato una massiccia campagna di licenziamenti che ha già colpito 4.000 dipendenti a cui se ne aggiungeranno molti altri nel prossimo periodo.