Secondo il director di Doom Eternal, all'anagrafe Hugo Martin, il nuovo capitolo della saga è speed metal, lì dove il Doom del 2016 era semplicemente rock. Sostanzialmente il team di sviluppo ha lavorato moltissimo per aumentare i ritmi di gioco, cercando così di risponder a chi aveva criticato il vecchio Doom perché alla lunga noioso e poco vario.
Martin: "Il Doom del 2016 era musica rock. Questo è speed metal. Lo puoi sentire quando ci giochi, perché ti costringe a pensare e prendere decisioni più rapidamente."
Se volete saperne di più sul gioco vi invitiamo a leggere il nostro recente provato di Doom Eternal, dove Luca Porro ha scritto:
Doom Eternal si è mostrato in maniera solida e dirompente come da tradizione del franchise. Ogni piccolo tassello ci è sembrato una versione migliore, rifinita e ove possibile più adrenalinica del precedente. A partire dal gunplay, passando per le mappe visivamente incredibili finendo per la progressione dei potenziamenti di armi e armatura. Al 20 marzo manca ancora un po' di tempo, ma le porte dell'inferno ideato da id Software sono più calde che mai.
Prima di lasciarvi vi ricordiamo che Doom Eternal è in sviluppo per PC, Xbox One, PS4 e Nintendo Switch. Quest'ultima versione uscirà in leggero ritardo rispetto alle altre.