Dying Light: Platinum Edition è uscito ufficialmente ieri, 19 ottobre 2021, su Nintendo Switch ma la versione digitale su Nintendo eShop non è disponibile in interi continenti come Europa e Australia a causa della censura applicata in Germania.
Si tratta di una ripercussione di notevole impatto delle notoriamente stringenti regole poste dalla Germania per la distribuzione di videogiochi, che hanno portato alla censura di molti giochi in passato, prima che tali regolamenti venissero notevolmente alleggeriti in questi ultimi anni.
Come è noto, la Germania ha una lunga storia di censure e cancellazioni di giochi violenti a causa della sua draconiana Legge per la Protezione dei Giovani, che poneva regole estremamente stringenti per gli sviluppatori, causando in certi casi bizzarre modifiche come la trasformazione del sangue in materiale verde o, nei casi più complessi, la completa rimozione del gioco dal mercato.
Queste regole sono state aggiornate e negli ultimi anni sono molto meno stringenti, tanto da aver concesso anche la distribuzione di giochi potenzialmente controversi come i nuovi Wolfenstein, nonostante la riproduzione dei nazisti nei giochi fosse una sorta di tabù in Germania fino a poco tempo fa.
Tuttavia, Dying Light aveva incontrato la vecchia versione della legge all'epoca della sua uscita, e nel 2015 era stato censurato.
Il problema odierno è che la giurisdizione su Dying Light: Platinum Edition si riferisce a quella della prima versione uscita sul mercato nel 2015, ma le conseguenze sono amplificate: essendo la Germania la base europea di Nintendo, la sezione europea e in generale dei territori PAL del Nintendo eShop segue le regole valide per tale paese.
Come conseguenza estrema, Dying Light: Platinum Edition non risulta disponibile in tutta l'Europa, l'Australia e la Nuova Zelanda in versione digitale. "Essendo la versione digitale del gioco bandita in Germania a causa della natura dei contenuti ed essendo tale paese il luogo in cui il Nintendo eShop europeo è ufficialmente registrato, è attualmente impossibile distribuire ufficialmente il gioco nei territori europei e anche in Australia e Nuova Zelanda", ha riferito Techland con una comunicazione ufficiale.
"Stiamo attualmente lavorando con i nostri partner e le autorità locali per rimuovere il blocco il prima possibile". Considerando la situazione, risulta anche piuttosto strano che la stessa cosa non sia successa anche ad altri titoli, ma è probabile che ci sia stata una qualche mancanza nel processo di certificazione di Dying Light: Platinum Edition come nuova versione del gioco sul mercato. D'altra parte, sull'eShop compare già la versione cloud di Dying Light 2: Stay Human, dunque evidentemente c'è stato un qualche problema. In ogni caso, la questione dovrebbe risolversi a breve e il titolo dovrebbe comunque essere disponibile in edizione fisica negli altri paesi.