Durante il DICE 2022, la Chief Operating Officer di EA, Laura Miele, ha parlato nel suo discorso delle accuse di discriminazioni e abusi che sono emerse frequentemente, in questi anni, all'interno dell'industria dei videogiochi.
Si è trattato sia di una critica che di un'autocritica ovviamente, considerando che anche EA non è esente da questi problemi, ma è stato un keynote interessante e particolarmente sentito da parte della Miele, che sembra aver colto alquanto nel segno. La Miele non ha puntato il dito in maniera precisa facendo nomi e cognomi, ma è chiaro come abbia voluto parlare anche di Activision Blizzard e del suo capo, Bobby Kotick, all'interno del discorso.
In particolare, parlando di "storie sulla trascuratezza dedicata ad accuse di questo tipo, che provengono da leader che falliscono nel mantenere degli standard adeguati e attesi da quest'industria", ha riferito queste persone in ruoli importanti e di guida delle compagnie "devono andarsene", quanto non riescono a mantenere almeno gli standard di base del lavoro civile.
Poi ha parlato anche delle donne in particolare: "ci sono donne che sono state abusate, bullizzate, marginalizzate e le cui carriere sono state bloccate, che hanno paghe inferiori", ha spiegato Miele, questo forse in riferimento anche alle accuse mosse a Sony alle quali la compagnia sta cercando di controbattere con una propria linea difensiva emersa proprio ieri.
"Sono storie vere su persone reali, e sono tutte cose che avvengono nelle nostre compagnie e nella nostra industria", ha riferito la Miele. L'esempio di maggior rilievo per quanto riguarda questa situazione poco edificante proviene probabilmente da Activision Blizzard e dal suo CEO, ma non è l'unica: anche la stessa EA ha dimostrato di essere immersa in questa cultura, così come Ubisoft e altri esponenti, dunque il discorso della Miele va comunque esteso a un'ampia varietà di realtà attuali, come lei stessa ha riferito.