Torniamo purtroppo a parlarvi di un nuovo caso di esposizione di dati personali degli utenti, e sì, ancora una volta stiamo facendo riferimento a Facebook, il social network più famoso al mondo. Scopriamo cos'è accaduto e quali rischi comporta tutto ciò.
La società di sicurezza Comparitech e il ricercatore Bob Diachenko hanno scoperto un database online con al suo interno i dati di 267 milioni di utenti di Facebook: erano presenti ID, numeri di telefono, nomi e cognomi. Tutte queste informazioni potevano essere consultate senza alcun problema, e senza utilizzare password o altri strumenti di autenticazione. Ma come è potuto accadere uno dei più grandi casi di esposizione di dati degli ultimi mesi, che ha portato ad un nuovo allarme privacy?
La risposta, molto semplice, è: "non si sa". Mark Zuckerberg e Facebook devono infatti ancora pronunciarsi sulla questione, potrebbe trattarsi di un caso di scraping, ovvero estrazione di dati da un sito web utilizzando software sviluppati appositamente. Il database con i dati personali degli utenti è rimasto online dal 4 al 19 dicembre 2019, poi è stato rimosso... ma nel frattempo, ovviamente, qualcuno potrebbe aver salvato tutti i dati in totale libertà.
Facebook: allarme privacy, esposti i dati di 267 milioni di utenti
Nuovo allarme privacy su Facebook: sono stati rubati e messi online i dati di 267 milioni di utenti, numeri di telefono compresi; ecco cosa è accaduto.