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First Playable Fund, Marianna Madia vuole cancellare gli aiuti agli sviluppatori

Sembra che Marianna Madia voglia cancellare il First Playable Fund, ovvero quegli investimenti pensati dal Governo per aiutare gli sviluppatori di videogiochi.

NOTIZIA di Luca Forte   —   15/06/2020

Sembra che Marianna Madia, ex Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione in quota al PD, voglia cancellare il First Playable Fund, ovvero quegli investimenti a fondo perduto pensati dal Governo per aiutare gli sviluppatori di videogiochi.

Il First Playable Fund è nato da un'iniziativa di Iidea, l'associazione che rappresenta l'industria dei videogiochi in Italia, ed è appoggiato da Mirella Liuzzi del M5S, Sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico. Si tratta di quel provvedimento che la stessa Liuzzi aveva commentato con orgoglio ai microfoni del Cortocircuito qualche settimana fa.

Il First Playable Fund è un fondo da quattro milioni di euro pensato per sostenere le fasi di concezione e pre-produzione di un videogioco. È un finanziamento a fondo perduto del 50% delle spese ammissibili per un importo compreso da 10mila a 200mila euro per singolo prototipo. Un'iniziativa lodevole, anche se ancora molto limitata: basti pensare che in Germania un fondo analogo vale 50 milioni di euro e in Polonia 30.

Una cifra che impallidisce anche di fronte al valore del mercato dei videogiochi in Italia, che sempre secondo Iidea vale 1,8 miliardi di euro. Si tratterebbe comunque di un inizio.

Sempre che l'emendamento della Madia non passi. Il tentativo della Madia è quello di far confluire questi soldi all'interno dei fondi pensati per le startup innovative, uno strumento più generico e che solitamente predilige incubatori, università, organismi di ricerca e centri per il trasferimento tecnologico industria 4.0. Tagliando fuori, però, gli sviluppatori di videogiochi nostrani, ancora realtà imprenditoriali troppo piccole per poter competere.

Cosa ne pensate? Credete che sia meglio usare quei soldi i maniera più generica o provare ad aiutare, anche se con pochi soldi, lo sviluppo dell'industria dei videogiochi italiana?