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Fortnite: prosegue la guerra tra Epic Games e Play Store per non pagare il 30% dei proventi a Google

Epic Games vuole cercare di distribuire Fortnite ufficialmente su Google Play Store, ma possibilmente sempre evitando di pagare la tassazione al 30%.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   09/12/2019
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Epic Games non ha distribuito ufficialmente Fortnite su Google Play Store per evitare di pagare il classico tributo relativo al 30% dei proventi al gestore dello store e sembra che stia preparando una nuova strategia per richiedere la distribuzione ufficiale ma bypassando sempre il sistema di tassazione.

Fortnite al momento può essere giocato su Android attraverso l'app distribuita direttamente da Epic Games e poi effettuando il sideload dell'applicazione sul sistema operativo dello smartphone. Tutto questo perché Epic non vuole pagare i tributi pari al 30% che sono standard per tutti i prodotti distribuiti su Google Play Store.

La recente idea del team di sviluppo è dunque di provare nuovamente ad effettuare la procedura di certificazione di Fortnite su Google Play Store in modo da contare su una distribuzione ufficiale attraverso il maggiore store per app Android, ma sempre cercando di evitare in qualche modo la tassazione.

Il progetto sarebbe dunque proporre una distribuzione come free-to-play ma con micro-transazioni pagabili in V-bucks direttamente gestite da Epic Games. Secondo quanto riportato da 9to5Google, che riporta la questione, sembra che Google non abbia alcuna intenzione di accettare la proposta, sostenendo che la compagnia si aspetta che tutti gli sviluppatori "partecipino secondo gli stessi termini" all'utilizzo di Google Play Store, spiegando peraltro che il 30% che viene prelevato dagli introiti delle app viene utilizzato per investimenti sullo store stesso e per garantire un ambiente di sviluppo e distribuzione più inclusivo e sicuro possibile.

Non è ben chiaro cosa abbia intenzione di fare Epic Games per far cambiare idea a Google, considerando anche che sull'App Store di Apple sembra paghi regolarmente il 30% dovuto alla compagnia considerando che non ci sono altri modi ufficiali di distribuire il gioco, altrimenti.