Non c'è da sottovalutare il potere dei videogiocatori arrabbiati, a quanto pare: secondo quanto riportato da CNBC, la polemica scatenata in queste ore sul veto imposto da Sony al cross-platform di Fortnite sta avendo ripercussioni anche in termini finanziari per il colosso nipponico.
Il fatto è che Fortnite è un gioco multiplayer che supporta la funzionalità cross-platform su tutte le piattaforme tranne che su PlayStation 4, perché Sony prosegue con la sua politica di blocco nei confronti di questa funzionalità. Il problema maggiore è emerso con il lancio della versione Switch di Fortnite: essendo arrivata più tardi delle altre, gli utenti - che peraltro hanno accolto tale edizioni in maniera entusiastica, scaricandola già in due milioni di copie - si sono ritrovati impossibilitati a trasferire il proprio account creato su PlayStation 4 all'interno della console Nintendo.
Questo significa che chi ha accumulato ore di gioco, progressi e anche oggetti acquistati sul proprio account su PlayStation 4 non può però trasferirli all'interno della versione Nintendo Switch. Il problema non si pone ovviamente con le versioni Xbox One, PC e mobile visto che queste sono aperte al cross-platform e consentono tale trasferimento. In base a quanto riferito, la polemica innescata da questa limitazione alla versione PlayStation 4 di Fortnite avrebbe causato un calo improvviso del 2% nel valore delle azioni di Sony sul mercato azionario, nientemeno. Per il momento, la compagnia nipponica non ha nulla da riferire al riguardo, così come nessuna novità sembra profilarsi all'orizzonte nel prossimo futuro per il supporto al cross-play su PlayStation 4.