Un'edizione preziosa
Prima di passare ad analizzare a fondo il nuovo portatile Nintendo non possiamo non spendere qualche parola sulla fantastica Limited Edition, un pezzo da collezione che farà aumentare copiosamente la salivazione a qualsiasi fans della saga di Final Fantasy.
Inclusi nella confezione troviamo:
E in più riceviamo un poster con un artwork esclusivo e la guida ufficiale al gioco. Utilissima: è interamente in giapponese. Visto che siamo crudeli e insensibili fin nel midollo, eccovi qualche immagine della Limited Edition.
Per il momento non ci soffermiamo su Final Fantasy Tactics Advance. Che il gioco sia un capolavoro lo si capisce subito, ma la lingua giapponese, massicciamente presente in ogni singola schermata e menù, lo rende praticamente ingiocabile. Non ci resta che attenderne una versione comprensibile prima di fornirvi le nostre impressioni e di sconsigliarvi caldamente l'acquisto dell'edizione nipponica. A meno che ovviamente non facciate tutte le mattine colazione con caffè, hiragana, katakana e kanji.
Le dimensioni contano
Non si può che rimanere perplessi di fronte alla confezione nella quale viene venduto in Giappone l'SP: è davvero piccolissima. Così come piccolissima e molto compatta è la console. Spesso e alto praticamente come il normale GBA, l'SP è largo circa la metà e sta comodamente in qualsiasi tasca. La chiusura a conchiglia è perfetta, offre un'ottimale protezione al display durante il trasporto della console e dispone di un blocco che fissa lo schermo nella posizione migliore, pur lasciando la possibilità al giocatore di variarne manualmente l'angolazione. Il design, pulito e minimalista, può piacere o non piacere ma certo non passa inosservato: l'SP ha abbandonato le classiche forme giocattolose da console portatile del GBA standard per trasformarsi in un oggettino hi tech decisamente trendy, dal look volutamente un po' retrò che ricorda i vecchi Game & Watch. Da chiuso solo la minuscola scritta Nintendo ne tradisce le origini videoludiche, da aperto è tutto da esibire.
Come da tradizione, l'assemblaggio e i materiali usati sono ottimi, la sensazione di solidità notevole. L'SP è robusto, e si vede.
Le dimensioni contano
E luce fu...
Con l'SP Nintendo ha finalmente deciso di risolvere il maggior difetto del Game Boy dalla nascita sino ad oggi: ovvero lo schermo privo di illuminazione, un doloroso ma necessario sacrificio per aumentare la longevità delle batterie. Soprattutto il display LCD dell'Advance, molto scuro, necessita di un'illuminazione ottimale per rendere al meglio, obbligando il povero videogiocatore a ogni genere di contorsionismo per cercare la giusta angolazione della fonte di luce. Un problema che non si pone con l'SP che consente, una volta attivata l'illuminazione dello schermo, di giocare anche immersi nel buio più completo. Il display, di dimensioni e risoluzione identiche a quelle del GBA normale, è di buona fattura e offre un'immagine chiara e nitida. L'illuminazione pur essendo frontale è piuttosto omogenea, non causa bande o striature e non altera eccessivamente i colori, che appaiono solo lievemente più chiari e 'slavati' che con l'illuminazione disattivata. Unico neo: lo schermo è ancora molto riflettente, tanto che non è raro, in determinate condizioni di luce, scorgere il proprio volto riflesso tra un pixel e l'altro.
Che altro cambia?
Oltre al design rinnovato e alla gradita introduzione del display illuminato l'SP offre altre differenze dalla versione standard del GBA. Innanzitutto possiamo dire addio alle classiche pile stilo che per tanti anni ci hanno accompagnato: Nintendo ha dotato l'SP di una batteria al litio ricaricabile, proprio come quella utilizzata nei telefoni cellulari, in grado di garantire un'autonomia di dieci ore con l'illuminazione dello schermo attivata, che salgono a diciotto disattivandola.
Anche i tasti e la croce direzionale hanno subito un leggero restyling, e offrono un feeling completamente diverso da quelli del GBA: molto più sottili e meno sporgenti, solo lievemente in rilievo rispetto al corpo della console, hanno un'escursione più breve. Basta una minima pressione e subito si sente il caratteristico 'click' dei microswitch. Nel complesso la risposta ai comandi sull'SP risulta migliore che sui GBA di prima generazione: in particolar modo la croce direzionale è più precisa, soprattutto nelle diagonali.
Anche lo speaker, posizionato centralmente, offre una resa migliore rispetto a quello del GBA. E' leggermente più potente e fa risaltare meglio le tonalità basse, restituendo un suono più pieno e corposo. Ovviamente per gustarsi come si deve le potenzialità audio del portatile Nintendo è d'obbligo dotarsi di cuffie... e dell'apposito adattatore. Eh sì perché per risparmiare probabilmente sui costi Nintendo ha deciso di eliminare l'audio out sull'SP, costringendo l'utente finale ad acquistare un adattatore a parte, da collegare alla presa dell'alimentatore, se vuole utilizzare le cuffie. Peccato.
Le dimensioni contano
Ergonomia portami via...
Le dimensioni ridotte e la forma squadrata facevano temere il peggio, ma basta provare per qualche minuto l'SP per fugare qualsiasi dubbio. Noi l'abbiamo provato per qualche ora, con giochi di ogni genere, ricavandone un'ottima impressione, e possiamo confermare che l'SP merita un plauso per l'ergonomia anche dopo sessioni di gioco prolungate e ininterrotte. Il nuovo portatile Nintendo, nonostante la foggia, risulta decisamente comodo, anche quando nello slot è introdotta una cartuccia GB o GBC, più sporgente rispetto a quelle per GBA. L'impugnatura è naturale e tutti i tasti sono ben raggiungibili: anche L e R, che possono essere premuti sia con la punta delle dita dai bambini che con la falange da chi ha dita più lunghe. Chi ha mani particolarmente grosse potrebbe comunque trovarsi a disagio utilizzando l'SP, visto che i tasti sono piuttosto vicini l'uno all'altro e la zona su cui fare presa per reggere la console è abbastanza ridotta.
Pur risultando generalmente comodo, c'è comunque chi preferisce l'impugnatura e la risposta dei tasti del GBA classico a quelli dell'SP: è un fattore che dipende interamente dai gusti personali di ciascuno, e vi consigliamo perciò di provare direttamente l'SP prima di un eventuale acquisto.
Una curiosità: i tasti sono talmente vicini che volendo si riesce a giocare, con RPG o strategici a turni, anche utilizzando una mano sola.
In definitiva
Il Game Boy Advance SP è un hardware mirabile, un ottimo esempio di miniaturizzazione messa al servizio della più avanzata console da gioco portatile attualmente sul mercato. Merita l'acquisto? Dipende. Se ancora non possedete un GBA o se non potete vivere senza l'ultimo ritrovato hi tech la risposta è sicuramente sì. Altrimenti pensateci bene prima di metter mano al portafogli: l'unica novità di rilievo introdotta è lo schermo illuminato, un'aggiunta ottima ma tutto sommato non così fondamentale da giustificare la spesa necessaria per mettere le mani su un altro GBA oltre a quello che già possedete.
E ora voltate pagina e godetevi una divertente serie di foto che mettono a confronto le dimensioni del GBA SP con svariate altre console portatili...
GBA SP Vs. GBA
GBA SP Vs. Game Boy
23 GBA SP Vs. Neo Geo Pocket
24 GBA SP Vs. Wonderswan Color
25 GBA SP Vs. Lynx
29 GBA SP Vs. Pc Engine GT
GBA SP Vs. joypad Xbox
36 GBA SP Vs. cartucce e scatole
Attenzione! Il GBA SP oggetto della nostra prova è attualmente disponibile solo in Giappone ed è reperibile pertanto tramite i negozi che trattano materiale import. L'uscita europea della console è prevista per il 28 marzo, ad un prezzo che oscillerà tra i 129 e i 139€.
Altro che festa degli innamorati: orde di giapponesi hanno passato la mattina del quattrodici febbraio ordinatamente in coda di fronte ai maggiori negozi di videogiochi ed elettronica di consumo di Tokyo. Il motivo? Ma ovviamente mettere le mani su un GameBoy Advance SP nuovo fiammante, corredato da una copia di Final Fantasy Tactics Advance, strategicamente commercializzato da Square e Nintendo per trainare a dovere le vendite del nuovo portatilino della grande N. Gli otaku all'ultimo stadio hanno puntato sul cofanetto in edizione limitata (GBA SP White Pearl Limited Edition + Final Fantasy Tactics), gli altri si sono accontantati della versione standard dell'SP, disponibile in tre differenti colori. Le due edizioni della console hanno ricevuto una così calorosa accoglienza che le scorte sono andate esaurite in pochissime ore, con il risultato che il GBA SP è al momento assolutamente introvabile nel paese del Sol Levante. Ma noi non ci facciamo certo intimidire da queste quisquiglie, e siamo comunque riusciti a mettere le mani su un SP, ovviamente in edizione limitata White Pearl in bundle con l'ultimo Final Fantasy...