Ghostwire: Tokyo vanta su PS5 ben dieci differenti modalità grafiche, ma qual è la migliore? Ce lo spiega John Linneman nell'immancabile analisi tecnica realizzata per l'occasione da Digital Foundry.
Nominalmente Ghostwire: Tokyo ha sei modalità grafiche, ma entrando in gioco anche la selezione della freqenza di aggiornamento le opzioni diventano appunto dieci, con la possibilità di attivare il ray tracing in alcuni casi.
Quest'ultimo riprende quanto visto su PC, applicandosi ai riflessi piuttosto che alle sole ombre e utilizzando un preset qualitativamente inferiore al fine di mantenere solide le prestazioni, fissate però a 30 fps con frame pacing inconsistente e una risoluzione che sembra pari a 1800p.
Purtroppo la situazione non migliora molto passando ai 60 fps e 1440p e disattivando così il ray tracing, visto che la fluidità si rivela traballante e ci sarebbe davvero bisogno della tanto attesa VRR, che arriverà nei prossimi mesi su PlayStation 5.
La modalità che consente di avere sia 60 fotogrammi che ray tracing gira a 1080p e sembra cavarsela bene, anche se ci sono momenti in cui, ancora una volta, si verificano cali vistosi. Qual è dunque il compromesso migliore? La modalità a 120 fps ma bloccando manualmente il tutto a 60 fps.
La sensazione, insomma, è che Ghostwire: Tokyo (qui la nostra recensione) abbia bisogno ancora di parecchio lavoro in termini di ottimizzazione e/o della già citata VRR per superare le attuali criticità.