Daniel Ahmad, Director of Research & Insights presso Niko Partners, ha partecipato a una sessione AMA (Ask My Anything, ovvero Chiedimi qualsiasi cosa) su InstallBase e ha parlato del mercato orientale videoludico.
Nel mezzo di alcuni discorsi legati anche alla Cina (maggiore area di competenza di Ahmad) l'analista ha detto la propria riguardo alla proliferazione dei prodotti digitali videoludici in Giappone.
L'opinione comune, nel resto del mondo, è che il Giappone sia ancora una nazione profondamente legata ai videogiochi in formato fisico e che lì il mercato digitale sia ben inferiore rispetto al resto del mondo. In realtà, spiega Ahmad, i giochi in digitale hanno una quota di mercato più ampia di quanto molti vogliano ammettere.
Le parole di Ahmad sul Giappone
Precisamente Ahmad ha detto: "Credo che il digitale sia sottovalutato in Giappone e che sui forum di appassionati di videogiochi come questo si vedano percentuali più alte di quelle generalmente accettate come vere. In secondo luogo, abbiamo assistito a un aumento significativo dei giochi free to play su console dall'inizio della generazione PS5, e i giocatori restano fedeli ai titoli per più tempo".
"Il pensiero convenzionale è sempre stato che il rapporto digitale sia significativamente più basso in Giappone che in Occidente. Sebbene il rapporto digitale sia effettivamente più basso in Giappone in media, siamo a un punto in cui molti giochi hanno un rapporto superiore al 50%. Certo, questo non aumenta necessariamente la quantità totale di giochi venduti. Ma il punto generale è che il digitale è in crescita in Giappone".
Se vi interessa il mercato giapponese, potete leggere il nostro recente speciale dedicato: Come sta, davvero, il mercato giapponese dei videogiochi?