Dustborn ha ricevuto una notevole quantità di critiche, ma la maggior parte di queste, secondo gli sviluppatori Red Thread Games, non riguarderebbero gli elementi specifici del gioco quanto piuttosto questioni ideologiche o presunte tali, risultando in una "marea di odio e abusi", come denunciato dal team in un messaggio su X.
Il gioco è una particolare avventura narrativa che mischia elementi tipici di questo genere con altri da RPG a turni e caratteristiche da rhythm game, inserendo il tutto in un'ambientazione molto particolare. Non proprio un titolo standard, e anche volutamente provocatorio sotto alcuni aspetti, ma la discussione che ne è derivata sembra avere poco a che fare con gli elementi specifici del gioco.
Molte sono state le critiche costruttive e i feedback dei giocatori che sono stati accolti anche positivamente dagli sviluppatori, ma sembra che Dustborn dal lancio in poi sia finito al centro di una sorta di "guerra culturale", essendo accusato di diffondere i valori "woke" in maniera marcata.
Poche critiche costruttive, tanto odio
Sono accuse che stiamo vedendo sempre più spesso di recente nel mondo dei videogiochi e spesso campate in aria, ma questo è forse uno dei casi più evidenti.
"Ci aspettavamo che Dustborn suscitasse conversazioni e dibattiti e ci auguravamo di coinvolgere i nostri giocatori in modo positivo e costruttivo. Purtroppo, questa conversazione è stata soffocata da un'ondata di odio e di abusi", ha scritto il team nel messaggio su X.
"Accogliamo con favore i commenti ponderati e le critiche rispettose. Accettiamo discussioni e dibattiti. Ma abbiamo tolleranza zero per i discorsi di odio, le molestie e le minacce di qualsiasi tipo. Chi si impegna in questi comportamenti sarà allontanato dalla nostra comunità".
Anche il publisher Quantic Dream ha pubblicato un proprio comunicato in cui esprime solidarietà e supporto per Red Thread Games, riferendo di schierarsi al suo fianco contro "l'odio in ogni sua forma". Nel frattempo, potete conoscere meglio il gioco nella nostra recensione di Dustborn.