Dopo anni passati all'ombra della PlayStation Experience, i The Game Awards 2018 sono tornati ad attrarre l'attenzione di appassionati e critica di settore con una moltitudine di annunci che chiudono in bellezza l'annata e ci preparano alle ricche novità dei prossimi mesi. Negli ultimi giorni il produttore Geoff Keighley aveva anticipato la presenza di oltre dieci world premiere relative a nuove produzioni, che sarebbero state accompagnate da nuovi materiali riferiti a progetti già noti al pubblico.
Così è stato, sebbene svariati rumor circolati alla vigilia dell'evento siano rimasti lettera morta. Sono stati confermati Far Cry: New Dawn, il prossimo episodio di Dragon Age e The Outer Worlds di Obsidian; Activision ha ufficializzato Crash Team Racing: Nitro Fueled, ma abbiamo anche scoperto altri giochi come Scavengers, The Pathless (dagli stessi sviluppatori di ABZU), e The Last Campfire di Hello Games. Per contro non si è visto nulla di Death Stranding, Metroid Prime 4, Alien: Blackout, Borderlands 3 e The Avengers Project, tutti titoli che erano stati dati quasi per assodati dalle indiscrezioni dell'ultimo periodo.
Molti erano pronti a scommettere sul trionfo di Red Dead Redemption 2 come gioco dell'anno ai The Game Awards 2018, ma alla fine a spuntarla è stato God of War. Come avevamo osservato dopo l'annuncio delle nomination, l'opera di Santa Monica Studio era l'unica, tra quelle in gara, a poter pensare di impensierire Rockstar Games, nonostante Monster Hunter: World sia a sua volta un gran titolo e pure Celeste, Marvel's Spider-Man e Assassin's Creed Odyssey rimangano ottimi giochi.
Dicevamo dunque di God of War, che oltre al premio più ambito si è accaparrato con slancio altre due statuette, quelle come miglior gioco action/adventure e per la migliore game direction. Cory Barlog è salito sul palco più volte: da solo quando si è trattato di ritirare il premio per la regia; in compagnia di alcuni colleghi, invece, per condividere la gioia del trionfo finale. Per Red Dead Redemption 2 si deve quindi parlare di fallimento ai The Game Awards 2018? Non proprio, considerato che la mastodontica opera di Rockstar si è portata comunque a casa ben quattro premi, rispettivamente nelle categorie Best Narrative, Best Score/Music, Best Audio Design e Best Performance per l'interpretazione di Roger Clark nei panni di Arthur Morgan.
Celeste ha prevedibilmente avuto la meglio nelle categorie di competenza, ovvero Games for Impact e Best Indie Game, anche se Dead Cells avrebbe probabilmente meritato migliori fortune. Gli sviluppatori di Motion Twin si sono comunque consolati ritirando il riconoscimento per il miglior gioco d'azione, mentre Return of the Obra Dinn, un altro dei grandi nomi nel panorama indie di questo 2018, si è imposto per la migliore direzione artistica. Nel corso della diretta Geoff Keighley si è congratulato con il designer Lucas Pope, non presente in sala, per il traguardo raggiunto.
Meritato a nostro giudizio anche il trionfo di Monster Hunter: World come miglior gioco di ruolo, così come abbastanza scontati si sono rivelati i traguardi ottenuti da Dragon Ball FigtherZ e Forza Horizon 4 nelle categorie di miglior picchiaduro e miglior titolo sportivo/racing.
Voi cosa ne pensate delle premiazioni dei The Game Awards 2018? God of War può effettivamente considerarsi il miglior titolo uscito quest'anno o avreste comunque dato la precedenza a Red Dead Redemption 2? Fatecelo sapere nei commenti!