Con God of War: Ragnarok uno degli obiettivi del team di Santa Monica sarà quello di offrire una varietà maggiore di nemici e più spazio alle Lame del Caos, stando a quanto affermato dal game director Eric Williams e dal creative director Cory Barlog.
Durante l'intervista pubblicata dal canale YouTube Kaptain Kuba, la stessa dove Barlog ha spiegato i motivi per cui God of War: Ragnarok concluderà la saga norrena, il duo di Santa Monica Studios ha svelato alcuni dettagli relativi al gameplay. Per prima cosa Williams spiega che dopo aver concluso i lavori sul predecessore nel 2018, il team si è preso 2 - 3 mesi di tempo per pensare a nuove idee per il sequel.
Uno dei punti su cui gli sviluppatori si sono voluti concentrare è l'utilizzo delle Lame del Caos, visto che nel capitolo precedente venivano introdotte solo a metà dell'avventura. Per questo motivo il team ha deciso di ampliarne le funzioni, ripescando in parte dalla trilogia originale. Sarà dunque possibile, come visto nell'ultimo trailer, usare le Lame del Caos per tirare a sé un nemico, scaraventarlo a terra mentre si trova a mezz'aria ma anche aggrapparsi a un appiglio per raggiungere velocemente una posizione sopraelevata, il che aumenta sensibilmente l'enfasi sulla verticalità degli scontri, come già spiegato in passato da Williams. Per quanto riguarda l'idea di usare una slitta trainata da dei cani per muoversi nelle zone innevate di Midgar è arrivata grazie all'esperienza di uno degli sviluppatori di Santa Monica che in passato ha praticato lo sleddog.
Sempre durante l'intervista il duo di Santa Monica affermano di essere ben consci della scarsa varietà di nemici nel precedente titolo. God of War: Ragnarok in tal senso sembrerebbe avere tutte le carte in regola per limare questo difetto, con alcuni dei nemici presenti nel predecessore che saranno anche nel sequel. E alcuni di questi presenteranno delle novità che renderanno gli scontri più interessanti e vari.