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Gotham Knights, il problema non è solo tecnologico: gli open world moderni sono da orticaria

Gli open world moderni stanno stancando? Le reazioni a Gotham Knights sembrano l'ennesima dimostrazione della sempre minore sopportazione del genere.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   20/10/2022

Siamo sicuri che Gotham Knights sia da condannare essenzialmente per i 30fps e che il motivo vero per cui non ci interessa non sia un altro? Gli open world action moderni sono spesso da orticaria. Di solito si salvano perché dal punto di vista tecnologico sono il meglio che il mercato abbia da offrire, ma a livello di meccaniche di gioco ci troviamo di fronte a un genere impaludato in un modello da luna park, che sta facendo danni enormi, soprattutto a se stesso. L'unico che pare aver funzionato davvero bene in tempi recenti è Elden Ring, che infatti non è un open world moderno, ma antico, quasi anni '80 in come propone la sua formula power fantasy. Non per niente è diventato un fenomeno anche se tecnologicamente è più arretrato di molti altri giochi che, invece, sono spariti nel nulla.

Gosh Batman, un altro open world da decine di ore
Gosh Batman, un altro open world da decine di ore

Comunque sia, un caso dalle caratteristiche uniche non fa mercato, verrebbe da dire, e se pensiamo a molti open world usciti negli ultimi anni, la situazione appare abbastanza uniforme: sono giochi ammorbanti. Belli all'inizio, ma insopportabili dopo qualche ora: li avvii, apri la mappa e ti ritrovi davanti a decine di icone che ti danno l'angoscia, perché sai già che ci vorranno centinaia di altre ore per ripulire tutto e che, alla fine della fiera, non ti rimarrà niente. Non che non possano piacere, ma quel disordine apparente ti comunica già di suo che stai per cacciarti in una serie di loop reiterati e fini a se stessi, che spesso non hanno niente da dirti. Se hai tempo da buttare prosegui a svolgere fetch quest o obiettivi insulsi come un automa, se non lo hai e il gioco non ti ha preso davvero finisci per abbandonarlo alla prima occasione utile per passare ad altro.

Sarà per questo che molti di questi titoli hanno delle percentuali di completamento ridicole? Sarà sempre per questo motivo che giochi come Dying Light 2, Watch Dogs: Legion, Saints Row e Far Cry 6, tanto per fare i primi esempi che ci vengono in mente, non sembrano aver lasciato traccia (e Gotham Knights rischia lo stesso destino)? Sono sicuramente realizzati in modo professionale, sono tutti produzioni da decine di milioni di dollari, ma come mai Malenia sappiamo praticamente tutti chi sia, mentre di questi altri non si ricordano momenti memorabili? Forse perché nel primo caso, prima di riuscire a trovarla e a batterla ci ha dato tante di quelle rogne che, al momento in cui l'abbiamo vista cadere, la soddisfazione ci si è impiantata nel cervello permanentemente? Sarà che a forza di stiracchiare le esperienze le abbiamo rese sterili e spesso insignificanti?