Nel terzo trimestre dell'anno le vendite di GPU, integrate o vendute a parte, è crollato, raggiungendo il punto più basso da dieci anni a questa parte. Sostanzialmente le compagnie che assemblano i PC hanno ridotto le richieste e i giocatori hanno frenato i loro acquisti, in attesa della generazione successiva.
Inoltre, i miner hanno smesso di acquistare graphic board a causa dei cambiamenti implementati in Ethereum. Il risultato è che la vendita di schede video ha toccato un fondo che non vedeva da anni.
Normalmente i produttori PC acquistano GPU e altri componenti hardware soprattutto nel terzo trimestre, per assemblare i computer per la scuola e per le feste natalizie, il periodo in cui le vendite sono superiori. Quest'anno però la richiesta di PC è stata ridotta e tutti gli ordini iniziali sono tati corretti al ribasso, perché i produttori hanno mirato a svuotare i magazzini.
Il risultato è che nel Q3 2022 sono state vendute 75,5 milioni di unità, con un calo del 10,5% rispetto al trimestre precedente e di un sonoro 25,1% anno su anno, almeno stando alla rilevazioni di Jon Peddie Research. In aggiunta, la spedizione di GPU per desktop è crollata del 15,43% e delle GPU per notebook del 30%. Quest'ultimo è il calo più significativo dalla recessione del 2009.
Paradossalmente la crisi ha fatto bene a Intel, che ha incrementato la sua quota di mercato di GPU, di cui è il maggior produttore (soprattutto sistemi integrati). Attualmente controlla il 72% del mercato delle GPU, con una crescita nel Q3 2022 del 4,7%. Le quote di Nvidia sono invece scese del 16%, con una perdita del 19,7% delle vendite. Sarà perché le sue ultime schede sono costosissime? Comunque sia anche AMD è crollata, facendo registrare un calo del 47,6%, che la relegata al 12% del mercato.
Interessante il fatto che la vendita di schede video per desktop sia scesa del 33,5%, raggiungendo i 6,89 milioni di unità. Il risultato più basso da molti anni a questa parte.