È veramente assurdo a pensarci bene, ma ci sarebbe praticamente Half-Life 3 in arrivo tra 20 giorni e se ne parla poco o nulla. Questo perché Half-Life: Alyx è stato legato a doppio filo alla realtà virtuale, una tecnologia che è ancora appannaggio di pochi e che non sembra in grado di destare l'interesse che a questo punto le sarebbe dovuto, ma Valve è una compagnia che potrebbe invertire questa tendenza e il fatto che abbia buttato in campo la sua serie-simbolo è emblematico della volontà di fare dannatamente sul serio, questa volta. È vero che negli anni Gabe Newell e soci hanno collezionato anche delle notevoli sole in ambito videoludico, ed è vero anche che questo non può tecnicamente essere considerato proprio Half-Life 3, tuttavia è la cosa che gli assomiglia di più in assoluto e sotto certi aspetti potrebbe avere un peso simile, almeno dal punto di vista dell'impegno profuso dagli sviluppatori nel portare avanti certe idee e certe soluzioni tecnologiche al suo interno.
Half-Life 2 portò con sé la rivoluzione di Steam all'epoca, vissuto inizialmente come una specie di strano fardello da sopportare per poter giocare al meraviglioso FPS di Valve e poi diventato un punto di riferimento assoluto per il panorama videoludico su PC. Allo stesso modo, Half-Life: Alyx potrebbe puntare ad essere il cavallo di troia della realtà virtuale, ma le cose si fanno ovviamente molto più complicate, a partire dal fatto di quei 1000 euro in più che un Valve Index richiede rispetto alla semplice installazione di Steam. In ogni caso, una killer application come un Half-Life esclusivo non si vedeva veramente da un bel po' di tempo e il gioco potrebbe essere facilmente il system seller di cui non solo Valve ha bisogno per spingere il suo Index ma che tutti i produttori di hardware VR aspettavano da tempo per espandere il mercato, considerando che il gioco è comunque compatibile con tutti i maggiori visori attualmente disponibili su PC.
Quanto abbiamo visto finora, d'altra parte, è veramente impressionante. È anche difficile da far capire perché i giochi in VR devono necessariamente essere provati per percepirne la portata, ma basta vedere i tre nuovi video di gameplay pubblicati da Valve ieri per avere un'idea abbastanza accurata della rivoluzione che Half-Life: Alyx è in grado di portare al mondo dei videogiochi. A parte la grafica veramente di alto livello (ma c'è ovviamente da chiedersi a quale prezzo in termini di hardware si possa raggiungere un livello del genere con performance ottimali) e le fantastiche atmosfere tra sci-fi e horror che traspaiono da quei minuti di gameplay e che ci proiettano in una City 17 veramente next gen, l'elemento più impressionante sembra essere veramente il gioco, con le sue meccaniche. Con l'uso della VR l'immersione in quel mondo è totale e il tracing delle mani e delle singole dita di ogni mano porta a risultati semplicemente inediti, per certi versi anche difficili da immaginare fino a qualche tempo fa.
Al di là della quota action e sparatutto, ovviamente presente e in grande spolvero anche in questo caso, la possibilità di usare le mani introduce nuovi elementi di gameplay attraverso l'uso dei Gravity Gloves, i particolari guanti gravitazionali che hanno un ruolo da protagonisti nelle meccaniche di gioco. Questi emergono in veri e propri enigmi da risolvere e in modi alternativi di affrontare le diverse situazioni di gioco, considerando anche lo stealth e gli elementi più da avventura. In Half-Life 2, il vero elemento "game changer" fu la gestione della fisica e in questo caso tale caratteristica è ulteriormente potenziata dal modo in cui mani e dita si inseriscono nel gioco e il mondo circostante reagisce ai movimenti e alle azioni del giocatore, sia per quanto riguarda le mani libere che l'uso dei Gravity Gloves. Tutto questo all'interno di un universo che fa semplicemente parte integrante dell'immaginario videoludico: il solo pensiero di tornare a City 17 e dintorni, avere a che fare con Combine e alieni storici in un videogioco completamente nuovo (sebbene mettendo in scena eventi precedenti a Half-Life 2) è roba da far tremare le gambe. Da una parte è un enorme peccato che Half-Life: Alyx sia accessibile solo dietro il pagamento di varie centinaia di euro in elementi hardware che in pochi possiedono già, ma dall'altra pensare che proprio l'attesissimo ritorno di Half-Life sia proiettato senza compromessi verso una nuova tipologia di videogioco non fa che rendere le cose ancora più emozionanti.