343 Industries si è presa tutto il tempo necessario per la realizzazione di Halo Infinite, che a quanto pare non mancherà di rinnovare la serie con alcune trovate inedite come la presenza di elementi ruolistici, una maggiore libertà di scelta e una storia meglio strutturata rispetto a quella del quinto capitolo. Sembra tuttavia che lo studio stia prendendo in considerazione di introdurre anche dinamiche tipiche dei giochi come servizi.
L'informazione - trapelata nelle scorse settimane in seguito all'assunzione di Justin Robey, un veterano di Microsoft che svolge il ruolo di director of player voice - è stata di fatto confermata da Kiki Wolfkill, leader della divisione trans-media di Halo, in occasione della conferenza Brainstorm Design trasmessa su Fortune.
Sembra insomma che lo studio stia studiando i metodi per rilasciare nuovi contenuti in maniera veloce e costante, mantenendosi in linea con gli attuali trend del mercato. "Dobbiamo riuscire a cambiare velocemente i contenuti", ha detto la Wolfkill. "Non possiamo aspettare tre anni ogni volta che lanciamo un nuovo prodotto, perché i titoli a cui giocano i ragazzi cambiano ogni settimana".
Al momento non è chiaro se questa prospettiva si tradurrà in una vera e propria evoluzione verso un mondo persistente o più semplicemente in un modello di contenuti post lancio più ampio e costante rispetto al passato. Con ogni probabilità ne sapremo di più all'E3 2019. Nei giorni scorsi il game director Frank O'Connor ha assicurato che il gioco arriverà su Xbox One.