L'open world di Halo Infinite è stato molto ridimensionato rispetto al progetto originale: lo ha rivelato Joseph Staten, head of creative presso 343 Industries, nel corso di un podcast organizzato dalla Academy of Interactive Arts & Sciences.
Protagonista del lancio più grande di sempre per il franchise, con oltre 20 milioni di giocatori, Halo Infinite ha dovuto affrontare qualche difficoltà nel corso dello sviluppo, ma la questione è ben nota, così come la clamorosa decisione di rinviarne il lancio.
"Prima che entrassi nel team, sono stati fatti molti esperimenti in termini di ampiezza e varietà dei biomi dello scenario di Halo Infinite", ha detto Staten. "Tuttavia anche dopo il mio arrivo abbiamo dovuto compiere delle scelte in merito a cosa ridurre."
"Non avevamo il tempo necessario per perseguire il livello di fedeltà visiva che volevamo rispetto alla varietà delle cose che avevamo intenzione di inserire. Sono stati fatti enormi passi in avanti rispetto alla demo dell'E3 quando abbiamo pubblicato il gioco, ma abbiamo comunque dovuto ridimensionare ed effettuare dei tagli."
"Alla fine siamo riusciti a non togliere troppe cose all'open world, ma so che rispetto ai piani originali il mondo è stato parecchio ridimensionato, se consideriamo ciò che il team a un certo punto aveva sperato di poter realizzare."
"Volevamo liberarci da tante delle aspettative tipiche dei titoli open world, ed è per questo che per diverso tempo abbiamo dovuto prestare molta attenzione a come ne parlavamo durante le occasioni promozionali, perché non volevamo dare alla gente un'impressione sbagliata."