Dopo una lunga attesa Senua's Saga Hellblade 2 è arrivato oggi su PC, Xbox Series X|S e Game Pass, accompagnato dalle recensioni della stampa internazionale e impressioni del pubblico, che mettono in risalto una certa discrepanza tra le valutazioni, tra chi ha accolto con grande entusiasmo l'ultima opera di Ninja Theory e chi invece l'ha apprezzata di meno, pur mettendo comunque in evidenza gli innegabili pregi, dal comparto tecnico e artistico di primissimo livello a una storia coinvolgente e che tocca temi inusuali. Insomma, capolavoro, buon gioco o non-gioco... chi ha ragione? Ma soprattutto, chi se ne frega?
Alla prova dei fatti, come il suo predecessore, Senua's Saga: Hellblade 2 si propone come un'esperienza differente dal solito e che non punta assolutamente al pubblico di massa né vuole accontentare tutti. Magari non si tratta del capolavoro universale che mette d'accordo tutti e che, secondo alcuni, attualmente mancherebbe nel catalogo di Xbox, ma va benissimo così. Anzi ce ne fossero di più di produzioni simili in un mercato, quello dei tripla e doppia A, sempre più stagnante e che cerca disperatamente di attirare quanti più giocatori possibili anche al costo di appiattire l'offerta.
Chi gioca sul sicuro e chi si prende dei rischi
Lo stiamo vedendo sempre più spesso in questi ultimi anni: i publisher vogliono giocare sul sicuro, puntando su franchise noti (vedi la solidissima strategia di Capcom, basata su poche serie maggiori multipiattaforma, ora abbracciata anche da Square Enix e Ubisoft), generi e strutture ripetute alla nausea (vedi gli innumerevoli action con spolverate di elementi GDR e mondi di gioco inutilmente vasti e pieni di attività ripetitive giusto per fare numero e giustificare gli 80 euro di prezzo) o se si tenta una strada nuova è solo perché qualcun altro l'ha già percorsa con successo.
Senua's Saga: Hellblade 2 non ha 100 km² di mappa esplorabile e non ti riempe di attività opzionali ridondanti e almeno cinque differenti tipi di collezionabili, ma va nella direzione diametralmente opposta (il che può piacere o meno chiaramente), raccontando una storia coinvolgente nell'arco poche ore, senza allungamenti di brodo e fronzoli di sorta, anche al costo di asciugare al minimo indispensabile il gameplay e offrire una rigiocabilità quasi pari allo zero.
E allora come mai, viste le premesse, un titolo del genere esiste? La risposta è semplice, Senua's Saga: Hellblade 2 è una mosca bianca, nata grazie all'allineamento degli astri: uno studio, Ninja Theory, con una visione coraggiosa e determinato per quanto ben conscio di non poter raggiungere un pubblico di massa, e un publisher alle spalle come Microsoft Gaming, in piena espansione e ben disposto a investire anche in giochi dal successo commerciale tutt'altro che assicurato pur di diversificare l'offerta del Game Pass. Una strategia che in modalità differenti ha dato vita anche a piccole perle come Hi-Fi Rush, Pentiment e Grounded e che speriamo venga supportata anche in futuro, per quanto le chiusure di Tango Gameworks e Arkane Austin suggeriscono il contrario.