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Arriva l'uso dello SPID e di altri sistemi di verifica per l'accesso ai siti pornografici e di scommesse

L'AGCOM ha modificato le sue linee guida e dal 2025 arriveranno dei nuovi sistemi per accedere ai siti pornografici, così da tutelare i minori.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/10/2024
Una pacchetto di fazzoletti

Il 2025 potrebbe essere un anno problematico per i fan italiani di YouPorn, PornHub e affini, perché l'AGCOM ha deciso di creare delle nuove regole di accesso agli stessi, sotto la spinta di un decreto del governo Meloni.

Più precisamente, l'AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha infatti stabilito delle nuove linee guida mirate alla protezione dei minori dai contenuti ritenuti potenzialmente dannosi, che richiedono una verifica più rigorosa e approfondita dell'età degli utenti. Quindi l'accesso a siti pornografici, a siti legati al gioco d'azzardo e al mondo delle scommesse saranno maggiormente vincolati.

Tutela dei minori

Si parla dell'utilizzo della SPID (l'identità digitale), ma anche di altri metodi nelle nuove disposizioni, che vanno ad attuare il "decreto Caivano" del novembre 2023. L'obiettivo è che solo i maggiorenni possano accedere a certi contenuti.

Un nerd triste con un fazzoletto in mano
Un nerd triste con un fazzoletto in mano

L'AGCOM ha lasciato ai fornitori dei vari servizi la libertà di scegliere il metodo che ritengono migliore per verificare l'età degli utenti, tra SPID, Carta d'Identità Elettronica (CIE) e IT Wallet, quest'ultimo un futuro portafoglio digitale con al suo interno vari documenti. Insomma, deve essere qualcosa che vada oltre la semplice conferma di età presente attualmente in praticamente tutti i siti del genere. Come saprete non funziona molto bene.

La commissaria dell'AGCOM Laura Aria ha spiegato da dove nascono queste misure: "L'abbiamo fatto per attuare una legge nazionale, che si riferiva ai soli siti porno. Abbiamo visto però che anche l'Europa, nel regolamento Digital Services, prevede l'obbligo di verifica dell'età a tutela dei minori."

Il sistema si baserà sul principio del "doppio anonimato", che impedirà ai fornitori di servizi di avere accesso ai dati personali degli utenti e non sapranno a quale servizio è legata la verifica. Insomma, l'obiettivo è tutelare i minori, ma anche gli adulti, che così non si troveranno esposti nei loro hobby privati.

I fornitori potranno anche sviluppare delle applicazioni private dedicate alla verifica, purché siano rispettose delle linee guida dell'AGCOM, che di suo istituirà un tavolo tecnico per monitorare l'evoluzione tecnologica e normativa in questo campo specifico. Oltre ai sistemi di verifica, i fornitori dovranno anche prevedere dei meccanismi di gestione dei potenziali reclami sull'età degli utenti.