Keiichiro Toyama ha raccontato dei retroscena relativi al suo addio a Sony in un'intervista concessa alla testata VGC. Il papà di Silent Hill e di Forbidden Siren, attualmente al lavoro su Slitterhead, ha spiegato che Sony voleva che Japan Studio sviluppasse "giochi con budget più elevati" prima della sua chiusura definitiva. Lui invece voleva fare cose nuove e creative, quindi ha deciso di andarsene, preferendo diventare indipendente.
Più creatività, meno soldi
Toyama è andato via da Japan Studio nel 2020. Nell'intervista ha raccontato quali erano le aspettative di Sony: "C'era una pressione crescente verso la realizzazione di giochi con budget più elevati. Era questo che volevano da Japan Studio".
"Il mio obiettivo è sempre stato quello di creare giochi originali. Sento di poterlo fare anche senza un budget enorme." Ha spiegato poi Toyama, che ha aggiunto "Così posso anche esprimere me stesso. Diventare indipendente mi ha permesso di fare proprio questo. Da quando ho lasciato Sony, sento di star realizzando ciò che voglio."
Insomma, andarsene da Sony per Toyama è stata una specie di liberazione. Del resto stiamo parlando di uno degli autori più creativi del Giappone, cui dobbiamo Silent Hill (sviluppato per Konami), Siren e gli splendidi quanto sottovalutati, anche dal pubblico, Gravity Rush.
Peccato per il destino capitato a Japan Studio che, pur non avendo mai realizzato dei titoli milionari, dal punto di vista delle vendite, ha sempre firmato opere di grande impatto che hanno contribuito non poco a dare a PlayStation l'identità di cui gode anche oggi e che, in qualche modo, le consente di vivere di rendita.
Per il resto, vi ricordiamo che Slitterhead uscirà a novembre 2024 per PC, PlayStation 5 e Xbox Series X e S.