Storicamente una delle azioni più praticate per migliorare le performance del proprio PC è l'overclock.
L'overclock si basa su un semplice principio: aumentare la frequenza di funzionamento di un chip per migliorarne le performance. Questo aumento tuttavia porta con se una serie di sfide a cui l'utente deve rispondere, come il maggior calore prodotto che andrà poi dissipato o l'aumento della possibilità di incorrere in rotture o instabilità del sistema.
Negli anni il mercato del PC ha risposto in maniera strutturata alla richiesta della nicchia di utenti dediti a questa pratica, andando a produrre una serie di soluzioni a 360° sia per gli appassionati alla ricerca di un piccolo miglioramento prestazionale da mantenere tutti i giorni sia per gli utenti più devoti con sistemi dedicati appositamente e unicamente all'overclock più estremo, magari anche gestiti con sistemi di raffreddamento non convenzionali come il ghiaccio secco o l'azoto liquido.
Overclock per tutti
L'overclock ha rappresentato per parecchio tempo un'attività molto elitaria e non alla portata di tutti: nei primi tempi non erano presenti strumento come quelli di oggi per velocizzare l'applicazione delle modifiche e le fasi di test necessarie ed era quasi sempre necessario agire tramite BIOS, limitando ovviamente il campo d'azione agli utenti meno tecnici che potevano esserne spaventati.
Da qualche anno invece, grazie all'evoluzione grafica dei BIOS e all'arrivo di molti programmi per facilitare l'overclock, questa pratica è diventata via via sempre più a portata degli utenti meno tecnici.
Oggi gli overclock più utilizzati dagli utenti ritoccano frequenze e voltaggi di memorie RAM e schede video, mentre l'overclock della CPU è una pratica che ha perso (purtroppo) molto del suo appeal: alcuni anni fa era infatti possibile guadagnare con facilità centinaia se non migliaia di MHz (chiaramente da dover tenere a bada con sistemi di dissipazione adeguata), mentre oggi i processori in vendita non permettono più grandissimi incrementi in quanto già pesantemente spinti al limite di fabbrica.
RAM a tutta velocità!
Parlando invece dell'APU del titolo è notizia di oggi che un overclock professionista, Safedisk, ha spinto un kit di memorie DDR5 accoppiate ad una APU AMD Ryzen 7 8700G alla ragguardevole velocità di ben 10600 MHz.
Oltre al risultato davvero fantastico per una "semplice" APU, quello che fa ancora più colpo dopo la sorpresa iniziale è scoprire che questo risultato è stato raggiunto senza dover far uso di sistemi di raffreddamento estremi ne per l'APU e nemmeno per le memorie RAM.
Questo significa che Safedisk è riuscito a spingere un kit composto da 2 moduli di memoria oltre i 10000 MHz senza l'uso di alcun ausilio derivante dalle temperature sotto zero, che si rendono solitamente necessarie per spremere gli ultimi e importantissimi MHz.
Questo risultato, benché non sia il più elevato raggiungibile e non possa certamente fregiarsi del titolo di "record del mondo" rappresenta comunque un risultato davvero fantastico considerando che sia stato raggiunto ad aria ed è comunque il traguardo più alto raggiunti non solo dalle APU AMD Ryzen 8000, ma più in generale dai processori AMD AM5.