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League of Legends: il pro player GRF Sword denuncia l'ex-coach cvMax per aggressione

Continua la disputa tra i Griffin e l'ex-allenatore cvMax con anche una denuncia legale per aggressione nei confronti di quest'ultimo da parte di Sword.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   16/12/2019
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È emerso un interessante caso giudiziario su League of Legends, con la denuncia per aggressione mossa dal pro player Choi "Sword" Sung-won al suo ex-allenatore Kim "cvMax" Dae-ho, per fatti risalenti alla militanza di quest'ultimo nel team Griffin come coach.

Le accuse sono state portate dallo stesso Sword e dalla sua famiglia, con il padre che ha parlato ai media raccontando l'accaduto: "Dopo che i Griffin sono stati promossi alla LCK [la principale lega di League of Legends della Corea del Sud, via maestra per l'accesso alle finali del Campionato Mondiale ufficiale] e sono arrivati i match più importanti, cvMax ha intrapreso continuamente misure violente e utilizzato insulti gravi" ha spiegato il padre del pro player.

Tra queste "misure violente" c'era il colpire ripetutamente le spalle dei giocatori e dire cose aggressive come "disgustoso, inaccettabile, vi uccido", a quanto pare. In base a quanto riferito, sembra che l'intera famiglia di Sword sia stata profondamente colpita da questo atteggiamento, tanto da dover ricevere tutti supporto psicologico.

L'ex-allenatore cvMax, ora passato al team DragonX, ha spiegato da parte sua che il suo stile di feedback era stato scelto per il bene dei giocatori e che loro erano d'accordo sull'utilizzare tali metodi. Ha inoltre spiegato di aver fatto pressione anche duramente sulle spalle dei giocatori ma senza aver mai tormentato o aggredito alcun componente della squadra con intenzioni negative.

Non è la prima volta che emerge una questione del genere: la quadra Griffin in generale ha già fatto presente i problemi avuti con cvMax dal Campionato del Mondo di League of Legends 2019 spingendo Riot a sospendere il coach in maniera indeterminata, per poi posporre tale misura al termine delle indagini. Il tutto può comunque rappresentare un interessante retroscena sui metodi di allenamento dei pro player in ambito eSport e League of Legends in particolare.