Gli autori di Little Devil Inside sono stati accusati di razzismo per via del design di alcuni nemici, che sembra corrispondere a precisi stereotipi: potete vederlo nel tweet in calce.
Preoccupato dal montare dell'inevibile polemica sui social a poche ore dalle aspre critiche su Kickstarter per l'esclusiva PS5, il team di sviluppo ha deciso di effettuare delle modifiche al gioco, pubblicando una lettera di scuse su Facebook.
"Gli stereotipi razzisti di qualsiasi tipo non erano assolutamente voluti, non eravamo consapevoli di questa connotazione e vorremmo scusarci con le persone che si sono ritenute offese da quello specifico character design", hanno scritto gli autori.
"La nostra intenzione era di creare personaggi che fanno da guardiani a una particolare regione mistica nel mondo di Little Devil Inside. Non abbiamo realizzato il loro design facendo riferimento a vere tribù africane o afroamericane."
"Volevamo piuttosto creare maschere colorate, e così i nostri designer hanno cercato questi oggetti nelle varie culture. I personaggi nel gioco si muovono in gruppo e utilizzano dardi parallizzanti. Volevamo aggiungere personalità al design delle maschere e così dargli vita, un po' come per i Kakamora di Oceania."
"Al di là di quelle che erano le nostre intenzioni, se qualcuno si è sentito offeso ci scusiamo sinceramente. Abbiamo deciso di apportare le seguenti modifiche ai personaggi, ma se non dovessero risultare valide potremmo cambiarli completamente:"
- Rimuoveremo i dreadlock.
- Cambieremo le labbra.
- Cambieremo il colore della pelle.
- Modificheremo il lancia-dardi così che non sembri uno spinello.
"Vorremmo anche aggiungere che questo è il nostro primo gioco e siamo ancora piuttosto ingenui sotto tanti aspetti. Come sempre, vi ringraziamo per il supporto."