Un dipendente giapponese di ventisette anni mandava minacce di morte a Nintendo, ma è stato individuato e processato dalla corte distrettuale di Kyoto: riconosciuto colpevole, dovrà scontare un anno di prigione e quattro anni di libertà vigilata.
Secondo il giudice Hiroshi Kawakami, l'uomo era frustrato dal fatto di subire continue sconfitte nelle partite online dei giochi Nintendo, e così ha pensato di mandare delle minacce per alleviare in qualche modo il forte stress derivante da questa situazione.
Il ventisettenne ha inviato tramite i form del sito Nintendo quasi quaranta messaggi minatori nel giro di circa quattro mesi, da agosto a novembre del 2023, in cui dichiarava esplicitamente di voler uccidere i responsabili della casa di Kyoto e/o di voler piazzare delle bombe nella loro sede.
Gravi minacce e danni importanti
Nel mirino dell'uomo anche i visitatori degli eventi organizzati da Nintendo al punto che, come ricorderete, il Nintendo Live Tokyo 2024 è stato cancellato proprio a causa di queste minacce, arrecando un danno importante all'azienda nipponica.
Dopo una segnalazione avvenuta sui social, alla fine di giugno il ventisettenne è stato individuato e alla fine ha confessato di essere colpevole, sottoponendosi appunto al processo che nelle scorse ore si è concluso con la sentenza di un anno di prigione e quattro di libertà vigilata.