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Marvel's Avengers, personaggi e abilità: parla Crystal Dynamics

Crystal Dynamics ha rilasciato un'interessante intervista per parlare di Marvel's Avengers, dei personaggi e delle abilità che si vedono nel gioco.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   19/09/2019
Marvel's Avengers
Marvel's Avengers
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Marvel's Avengers includerà un'ampia gamma di personaggi dotati di abilità peculiari e Scot Amos, direttore di Crystal Dynamics, ne ha parlato in un'intervista con il PlayStation Blog.

"All'interno di Crystal Dynamics abbiamo il nostro 'PET team' - ovvero il Player-Enemy Team. Loro sono il cuore e l'anima del design dei personaggi, delle mosse e degli stili di combattimento. Poi ci sono le mosse eroiche che avete visto nella demo, cose che non avete mai visto fare ai supereroi, in precedenza", ha detto Amos riferendosi ai protagonisti di Marvel's Avengers.

"Queste ultime sono state divertenti da inventare, perché i giocatori si aspettano che Thor lanci il martello e che Iron Man voli... ma ora ha dei laser e dei razzi, invece. E cosa ci si può fare? Certo, si possono essere già viste delle versioni di queste cose, nel corso della loro storia, ma noi le stiamo mettendo insieme in un modo originale".

"Fin dall'inizio, la Marvel ci ha supportato e spinto a essere autentici, ma anche originali. Hanno 80 anni di contenuti da cui pescare a piene mani e non soltanto per il gameplay, ma anche per l'aspetto e le interazioni tra supereroi."

"Quindi, il processo che abbiamo intrapreso ci ha permesso di andare nella nostra direzione prendendo comunque spunto da quella storia, per esempio dicendo: 'Ehi, vi ricordate quel fumetto, in quella tavola in cui Hulk ha fatto questo e quest'altro? Come lo interpretereste?' E ci è piaciuto moltissimo. In primo luogo, infatti, noi siamo fan della Marvel".

"Se si guarda a come si muove nel gioco Thor, oppure Vedova Nera o Hulk, a come volano, sparano o si aggrappano, o alla forza che hanno, sono tutti molto diversi. La sfida, per noi, è stata riuscire a bilanciare tutte queste differenze in modo che ognuno avesse il suo ruolo nel gioco senza che nessuno fosse troppo potente o dominante, ma allo stesso tempo senza mai avere la sensazione di giocare sempre con lo stesso personaggio a cui cambiava solo l'aspetto".