La CMA potrebbe ricevere maggiori poteri dal governo UK dopo quanto accaduto in merito all'acquisizione di Activision da parte di Microsoft, operazione che la commissione inglese ha bloccato parlando di possibili rischi di monopolio in merito al cloud.
Come sappiamo, nelle scorse ore il primo ministro inglese Rishi Sunak ha difeso la CMA dopo le parole di Brad Smith, presidente di Microsoft, che si è detto profondamente deluso dal Regno Unito e ha messo in dubbio futuri investimenti da parte della casa di Redmond in Inghilterra dopo quanto accaduto.
Ebbene, martedì scorso il governo inglese ha conferito a una nuova divisione della CMA, creata appositamente per sorvegliare i giganti della tecnologia, il potere di infliggere grosse sanzioni laddove si verifichino abusi relativi alla competizione, nonché di indagare e bloccare acquisizioni in maniera più rapida.
Le aziende nel mirino della Digital Markets Unit sono quelle che fatturano annualmente almeno 25 miliardi di sterline a livello internazionale o almeno un miliardo di sterline nel solo Regno Unito: ricadono in questo range nomi come Amazon, Apple, Google. Microsoft e Meta, che hanno ampiamente superato tali cifre nel 2022.
Il dato relativo al fatturato conterà parecchio, perché le sanzioni inflitte da questa divisione potranno arrivare al 10% di tale valore o addirittura superarlo: una percentuale che finora non era mai stata raggiunta e che potrebbe essere fonte di concreta preoccupazione, così come ritorcersi contro il governo inglese che ha approvato una legge così punitiva.
Se infatti qualcuno aveva già paventato l'ipotesi che Microsoft potesse finalizzare l'acquisizione di Activision Blizzard e semplicemente tagliare fuori il mercato UK dai frutti di tale operazione, alla luce delle nuove leggi e dei rischi che comportano anche altre aziende potrebbero rivedere i propri investimenti in Inghilterra.