Nonostante l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft sia ormai praticamente cosa fatta, la Federal Trade Commission (FTC) non molla e continua a cercare di bloccare in qualche modo l'operazione, presentando un appello per fermare l'acquisizione proprio in questi giorni.
Nella giornata di ieri, 6 dicembre 2023, avvocati rappresentanti di FTC e Microsoft sono comparsi davanti a una commissione di tre giudici all'interno del nono circuito della corte d'appello USA. Come riportato da Reuters, l'FTC sostiene che il giudice Jacqueline Scott Corley, che ha negato l'ingiunzione preliminare dell'FTC lo scorso luglio, abbia effettuato una valutazione errata sulle richieste.
Secondo l'antitrust americana, quello che era veramente richiesto era sostanzialmente di dimostrare che l'accordo fosse anticompetitivo semplicemente sulla base del fatto che pone Microsoft nella posizione di negare l'arrivo dei giochi su altre piattaforme.
L'FTC insiste sul problema del monopolio
L'avvocato Imad Abyad dell'FTC ha ribadito questa posizione, proponendo il precedente dimostrato dall'esclusività di alcuni giochi Bethesda e Zenimax in seguito all'acquisizione della compagnia da parte di Microsoft.
"Non riesco a capire come il fatto di concedere a qualcuno il monopolio su qualcosa possa risultare favorevole alla competizione", ha riferito Abyad alla CNN. "Potrebbe rappresentare un beneficio per una certa classe di consumatori, ma è qualcosa di molto diverso dal definirlo pro-competitivo".
Rakesh Kilaru, avvocato di Microsoft, si è limitato a riferire che la precedente valutazione già ratificata dal Giudice Corley sia "una prova fattuale" del fatto che la fusione sia "un beneficio per tutti". Attendiamo di vedere il prosieguo della questione, ma il precedente stabilito dal processo vinto ormai punta decisamente in favore di Microsoft.