ElAnalistaDeBits ha messo a confronto le due modalità grafiche di Silent Hill 2 su PS5 per capire quali siano le differenze in termini di resa visiva, al di là dei valori di risoluzione e frame rate, traendo conclusioni inaspettate.
Sembra infatti che il titolo sviluppato da Bloober Team rappresenti uno dei rari casi in cui è preferibile giocare a 30 fps anziché a 60, visti i compromessi tecnici a cui è necessario scendere per ottenere un frame rate più alto.
Il remake di Silent Hill 2, nella fattispecie, gira in modalità qualità a 1440p dinamici e 30 fps, mentre in modalità prestazioni scende a 1080p dinamici e 60 fps: un valore, quest'ultimo, che durante le sequenze più caotiche non viene purtroppo mantenuto, e che porta con sé diversi svantaggi.
Vengono infatti semplificati gli effetti visivi (dai riflessi alle ombre, passando per l'illuminazione globale) e quelli di post-processing (la nebbia volumetrica), il che risulta evidente in particolare negli ambienti interni che si trovano dentro scenari di una certa estensione.
L'Unreal Engine 5 colpisce ancora?
Accolto dalla stampa internazionale con ottimi voti, Silent Hill 2 sembra essere l'ennesimo esempio di come le sofisticate tecnologie dell'Unreal Engine 5 mettano in crisi le console di attuale generazione, costringendole a calare parecchio in termini di risoluzione.
Viene da sé che la versione PC sarà probabilmente la migliore dal punto di vista puramente tecnico, a patto di possedere una configurazione adeguata: vedremo quali saranno le regolazioni disponibili e soprattutto l'ottimizzazione effettuata per l'occasione, un fattore fondamentale.
Ulteriori dettagli li trovate naturalmente nella nostra recensione di Silent Hill 2.