Come accaduto in NBA 2K19, anche in NBA 2K20 sono apparse le prime pubblicità in gioco non saltabili, che hanno irritato non poco l'utenza. La polemica che ne è scaturita è sempre la stessa: perché un gioco che di base costa sessanta dollari prevede forme di monetizzazione extra così invasive e fastidiose?
La domanda è lecita, ma bisogna considerare che la serie NBA 2K viene criticata ogni anno per questi suoi aspetti collaterali, rapaci oseremmo dire, ma continua a vendere comunque molto bene, al punto che NBA 2K20 è il gioco più venduto in USA nel 2019 (almeno fino a questo momento). Insomma, criticare è giusto, ma poi bisognerebbe passare ai fatti, e questo possono farlo soltanto i giocatori.
Prima di lasciarvi vi ricordiamo che NBA 2K20 è disponibile per PC, Xbox One, Nintendo Switch e PS4. Non è l'unico gioco di 2K a essere oggetto di feroci discussioni in questo autunno del 2019. Anzi, diciamo che WWE 2K20 lo ha surclassato, da questo punto di vista.