Il publisher Nexon, con base tra Corea del Sud e Giappone, ha effettuato degli ingenti investimenti in altre compagnie concorrenti appartenenti all'area asiatica e non, in particolare Sega, Konami, Bandai Namco e Hasbro.
La manovra ammonta complessivamente a 874 milioni di dollari e sono considerati "investimenti amichevoli a lungo termine", in base a quanto riferito anche dal CEO della compagnia, Owen Mahoney. Soprattutto, sembra che non si tratti di preparare la strada a possibili acquisizioni, nonostante la tendenza al consolidamento sia ormai piuttosto acclarata per quanto riguarda l'industria videoludica, come dimostrato anche dalla recente maxi-acquisizione di Bethesda da parte di Microsoft.
"Non ci sono intenzioni per acquisizioni o attività in questo senso", ha riferito Nexon precisamente. "Crediamo che le compagnie con forti e ben gestite proprietà intellettuali globali siano spesso sottovalutate e trascurate in un mercato che sembra concentrarsi soprattutto sull'introduzione di nuove IP", ha affermato il CEO di Nexon, "Questi investimenti riflettono il nostro rispetto per i team di management che creano e fanno crescere le proprietà intellettuali su lunghi periodi di tempo, tra anni e decadi. Crediamo che ognuno di questi abbia il potenziale di capitalizzare dallo spostamento secolare dai formati lineari all'intrattenimento interattivo".
Sembra trattarsi dunque di una dimostrazione di fiducia da parte di Nexon, tanto da spingersi a investire quasi un miliardo di dollari in alcune di queste compagnie, sicura di un ritorno economico importante, probabilmente. Dal punto di vista della pubblicazione di giochi, Nexon si è fatta conscere negli ultimi anni soprattutto con il lancio di titoli online e basati su community come Vindictus, MapleStory e Dungeon Fighter Online, che continuano ad essere dei titoli in grado di generare enormi profitti.