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Nintendo eShop chiude definitivamente i battenti in Russia

Nintendo ha annunciato l'interruzione dei propri servizi in Russia e la chiusura definitiva dell'eShop nel paese.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   31/05/2023
Nintendo eShop chiude definitivamente i battenti in Russia

Il Nintendo eShop in giornata verrà chiuso definitivamente in Russia. La notizia arriva dal portale Gamedeveloper che ha avuto modo di visionare un'email inviata da Nintendo of Europe ai publisher, dove afferma che interromperà la vendita dei giochi sul suo store digitale a partire da oggi, 31 maggio 2023.

La notizia non dovrebbe sorprendere più di tanto i giocatori russi, dato che da tempo Nintendo ha terminato le sue attività nel paese. Infatti la compagnia ha interrotto la distribuzione dei suoi prodotti in Russia già all'inizio del 2022 dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e successivamente ha messo in una manutenzione prolungata il Nintendo eShop a seguito della sospensione delle transazioni con rubli russi da parte dei fornitori di servizi di pagamento.

Insomma, l'eShop era fuori servizio già da tempo, ma ora avverrà la chiusura definitiva, il che significa che i giocatori non potranno acquistare titoli o riscattare codici tramite lo store. In compenso, potranno riscaricare i contenuti digitali comprati in precedenza anche in futuro.

"A seguito delle prospettive economiche, Nintendo of Europe ha deciso di chiudere le operazioni della sua filiale russa", si legge nell'e-mail. "Come parte dei nostri sforzi per onorare i precedenti impegni con i nostri clienti, la versione russa del Nintendo eShop offrirà un servizio limitato."

"A partire dal 31 maggio 2023, e per il prossimo futuro, i clienti russi con un account Nintendo esistente potranno riscaricare i contenuti digitali che hanno acquistato in precedenza. Non sarà possibile effettuare nuovi acquisti o utilizzare codici di download nel Nintendo eShop in Russia."

Nintendo ha aggiunto che i dati di pagamento dei clienti legati dell'eShop verranno cancellati dai propri sistemi per motivi di sicurezza.

Oltre alla casa di Kyoto anche anche altre compagnie videoludiche, tra cui Sony, Microsoft, Activision Blizzard, Epic Games, Take-Two ed Electronic Arts, giusto per citare alcune delle più grandi, hanno interrotto o limitato fortemente la distribuzione di contenuti in Russia dopo l'inizio della guerra in Ucraina.