Il problema del Joy-Con drifting su Nintendo Switch esiste da diverso tempo, ma solo ultimamente la questione ha assunto un'identità più precisa, quando le rilevazioni dei difetti sul controller hanno raggiunto una massa critica tale da risvegliare l'attenzione della stampa, che nel frattempo ha dato anche un nome a questo particolare fenomeno e la definitiva "consacrazione" del problema è giunta anche dall'immancabile class action.
Come abbiamo visto, il Joy-Con drifting è un problema dei controller Nintendo Switch secondo il quale gli stick analogici continuano a inviare input anche se di fatto non vengono toccati dall'utente. Per questo motivo, nei giochi magari viene rilevato un costante movimento di personaggi, cursori o telecamera quando invece il giocatore non sta nemmeno toccando lo stick analogico relativo. In base alle indagini, sembra che questo problema sia dovuto a un deterioramento dei diversi materiali utilizzati all'interno del Joy-Con che si trovano in continuo contatto, in particolare alcuni frammenti di un materiale simile alla grafite che continua a produrre una sorta di polvere e detriti che si accumulano all'interno del Joy-Con e inficiano la rilevazione degli input.
Con il moltiplicarsi di queste segnalazioni e la presa di coscienza di un problema effettivo, a quanto pare endemico perché probabilmente legato alla progettazione stessa dei Joy-Con, non poteva mancare la class action contro Nintendo. Lo studio CSK&D sta dunque effettuando delle indagini per valutare il potenziale di una class action basata sui recenti report dei problemi relativi ai controller di Nintendo Switch. Se il caso dovesse essere valutato positivamente, potrebbe dunque partire la class action legale contro Nintendo da parte degli utenti, potete trovare la documentazione ufficiale sulla questione a questo indirizzo.