NVIDIA e ARM, nulla di fatto: l'acquisizione dell'azienda produttrice di microchip è saltata ufficialmente, con SoftBank che ha richiesto un'offerta pubblica iniziale e NVIDIA che dovrà pagare la già citata penale da 1,25 miliardi di dollari.
Le voci sull'acquisizione saltata circolavano ormai da alcuni giorni, ma oggi la questione è diventata ufficiale e ci sono state le prime conseguenze, con il CEO di ARM, Simon Segars, che si è dimesso e verrà sostituito da Rene Haas.
"Segars ha deciso che, in questo momento della sua carriera, il tempo e le energie richieste per far diventare pubblica la società e tutte le implicazioni di tale operazione non erano qualcosa a cui voleva dedicarsi", ha dichiarato il nuovo CEO.
Annunciata nel 2020, l'acquisizione sarebbe dovuta essere uno degli eventi più rilevanti di sempre nell'ambito dell'industria: NVIDIA e ARM insieme avrebbero definito il futuro dei semiconduttori, ma evidentemente c'erano troppi ostacoli lungo il percorso.
Come accennato in apertura, SoftBank ha dichiarato che ARM effettuerà una IPO, ovverosia un'offerta pubblica iniziale, a cominciare dal 1 aprile. Al momento NVIDIA non ha ancora commentato la questione.