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NVIDIA sembra pronta a lanciare una versione con memoria ridotta della sua GeForce RTX 3050

NVIDIA sembra pronta ad aggiungere nel breve una nuova versione della sua RTX entry level, con alcuni tagli nella dotazione tecnica e nella quantità di memoria.

NOTIZIA di Maicol Calegari   —   22/01/2024
NVIDIA sembra pronta a lanciare una versione con memoria ridotta della sua GeForce RTX 3050

Nuovo lancio all'orizzonte per NVIDIA, che sembra del tutto intenzionata a portare sul mercato la terza versione di RTX 3050, dopo il lancio nel 2022 di una versione dedicata agli OEM con alcune lievi differenze rispetto al modello normale.

Questa nuova variante sembra, però, una scheda quasi del tutto diversa che andrà sì a proporsi sugli scaffali con il nome RTX 3050, ma con importanti differenze rispetto alla versione da 8 GB e non solo a causa dei "soli" 6 GB di memoria.

Secondo le informazioni apparse online nei giorni scorsi, pare che la nuova proposta di NVIDIA abbia in comune con la sorella maggiore per il mercato OEM unicamente i CUDA Core (2304), salvo poi scontare un taglio del bus di memoria a 96 bit e una serie di riduzioni sul fronte delle frequenze, della banda (ovviamente) e del TDP.

Stesso nome ma non stessa scheda

Facendo due rapidi calcoli, la riduzione di memoria (e relativa sforbiciata del bus) unita al taglio di frequenze e TDP potrebbero garantire una potenza ridotta di circa il 25% rispetto alla sorella maggiore: performance che se confermate dai benchmark, renderebbero questa versione della 3050 una diretta concorrente della Radeon RX 6500 XT.

Non esistono tuttavia solo lati negativi nel proporre una soluzione con frequenze e TDP ridotti rispetto alle soluzioni a piena potenza: con 70W si aprono infatti le porte a soluzioni senza connettore di alimentazione ed eventualmente anche a soluzioni fanless.

Questo permetterebbe di offrire (più nel canale OEM a idea nostra) una soluzione di primo prezzo in grado comunque di garantire performance adeguate per alcuni titoli esport ma al contempo, con le richieste hardware che i titoli AAA di ultima generazione stanno mettendo sul piatto, appare piuttosto improbabile che questa versione della 3050 riesca a garantire performance in linea con le aspettative dei gamer più appassionati.

Una mossa rischiosa per NVIDIA?

Usare lo stesso nome per una scheda video depotenziata potrebbe far arrabbiare diverse persone
Usare lo stesso nome per una scheda video depotenziata potrebbe far arrabbiare diverse persone

Offrire un prodotto con un nome già noto ai consumatori con delle caratteristiche più limitate, può facilmente scontentare più di qualcuno: già all'epoca del "lancio" delle 3050 per i partner OEM diversi appassionati storsero il naso e in quel caso ci trovammo a dover fare i conti "solo" con un taglio piuttosto importante di CUDA Core e - in parte molto più risibile - di frequenze.

All'epoca a salvare la situazione fu la destinazione d'uso, quella del canale OEM, che non diede il via a nessun crimine di lesa maestà agli occhi dei gamer e che permise a NVIDIA di recuperare senza troppi patemi qualche chip GA106 altrimenti non vendibile nella versione per il mercato normale. Il TDP uguale, poi, permetteva all'algoritmo GPU Boost di "mascherare" il taglio, rendendo il gap più visibile sulla scheda tecnica che nell'uso di tutti i giorni.

Non ci rimane che attendere la disponibilità della scheda per poterne saggiare le reali performance, senza dimenticare che - anche se eventualmente poco appetibili per gli appassionati più "hardcore" - soluzioni come questa ipotetica RTX 3050 6 GB e similari possono risultare funzionali in determinati segmenti del mercato in grado di garantire a NVIDIA e ai suoi partner numeriche importanti.