Secondo l'analista di Niko Partners Daniel Ahmad, al secolo Zhuge Ex, il problema dei Final Fantasy non sarebbero i contratti di esclusiva, ma il fatto che ormai hanno un pubblico potenziale davvero ridotto. Più precisamente a comprarli sarebbero solo i nostalgici, ossia quelli che sono particolarmente attaccati alla serie e la seguono con costanza da anni. Per il resto il grande pubblico non nutrirebbe alcun interesse nei nuovi capitoli, che infatti producono vendite ridotte rispetto alle aspettative.
Errori su errori
Ahmad ha toccato l'argomento in un post su X, commentando a sua volta un post di Games Industry in cui si afferma che la serie Final Fantasy sembra non sapere cos'è e chi è il suo pubblico, un problema molto più grande di quello dei contratti di esclusiva.
Ahamad ha aggiunto che "La ragione per cui i Final Fantasy hanno visto un calo delle vendite è perché vengono comprati solo dai super fan che avevano 15 anni nel 1997 (l'anno di uscita di Final Fantasy VII) e che hanno giocato a più di 10 giochi della serie. I fan generici e il nuovo pubblico non nutrono invece alcun interesse verso di essi."
In un post successivo l'analista ha aggiunto che "gli unici che comprano i giochi principali sono quelli che non riescono a smettere di parlare di Final Fantasy a causa della nostalgia."
Qualcuno nei commenti ha aggiunto anche altre motivazioni, come ad esempio le tre parti in cui è stato diviso il remake, citando il dato di PSNProfiles secondo cui solo il 34% degli acquirenti del primo capitolo lo ha finito, limitando moltissimo i potenziali acquirenti di Rebirth.
In effetti le cause dietro alla crisi attuale dei Final Fantasy sembrano essere molteplici. Che Square Enix abbia sbagliato tutto con la serie, anche quando è sembrato che stesse facendo bene?