Overwatch 2 consente agli utenti di creare delle modalità di gioco personalizzate, cui possono dare i nomi che vogliono. Una di queste però, è stata chiamata "Simulatore di violenza sessuale" (Sexual Harassment Simulator in inglese), senza che il sistema di controllo di Blizzard facesse nulla per bloccarla. La compagnia è intervenuta in un secondo momento, rendendo invisibile la modalità, che comunque rimane accessibile utilizzando un codice.
Alcuni utenti sono arrivati a chiedere il boicottaggio di Overwatch 2 finché la situazione non sarà risolta, come Lynn MBE su Twitter:
"Non fate giocare Overwatch ai vostri bambini. Mio figlio di dodici anni ci ha trovato dentro una modalità custm chiamata 'sexual harassment' e una in cui veniva simulato lo stupro dei personaggi femminili. Fortunatamente ha capito che è male ha chiuso il gioco e me lo ha detto. Non giocate a Overwatch."
In risposta al suo Tweet, il comico e Twitch streamer Brian "Limmy" Limond ha pubblicato diverse immagini che mostrano la modalità incriminata, in modo da togliere ogni dubbio sulla sua esistenza:
La creazione della modalità è stata attribuita allo YouTuber Amatsuhikone ed era giocabile usando un codice già in Overwatch, ma a quanto pare è stata aggiornata con l'arrivo di Overwatch 2. Selezionandola, il giocatore viene forzato a giocare nei panni di Cassidy contro un team di personaggi femminili. Nella parte in alto a sinistra dello schermo viene spiegato che bisogna fare per vincere: usare l'abilità Flashbang per stordire le vittime, quindi "Tbag to fuck", scritto con degli spazi per superare la censura automatica. Quando ci si abbassa, in alto sullo schermo appare il testo "raping..." (trad. stuprando). La vittima viene quindi segnata come "incinta" e dà alla luce un bot Torbjorn per simulare la nascita del figlio.
Come detto, avvertita del fatto, Blizzard ha tolto visibilità alla modalità facendo dichiarazioni roboanti sul non tollerare abusi simili, ma il codice di cinque lettere che consente di accedervi è ancora attivo. Comunque sia, la moderazione finora è stata impotente di fronte al caso. Non si sa nemmeno se l'autore è stato punito in qualche modo.