Il remake di Paper Mario: Il Portale Millenario per Nintendo Switch gira a 30 fps, contro i 60 fps dell'originale per GameCube, e un game designer ha provato a spiegare il perché di una scelta simile.
"Posso capire gli sviluppatori di Paper Mario: Il Portale Millenario per quanto riguarda la questione 30 fps VS 60 fps", ha scritto Abebe Tinari di Platinum Games. "Anche noi abbiamo cercato a lungo di far funzionare Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon a 60 fps stabili."
"Siamo riusciti a mantenere quel frame rate all'interno degli stage di Tir na nOg, ma non è stato possibile ottenere la stessa fedeltà visiva e i 60 fotogrammi nello scenario della foresta. La scelta era dunque di avere un frame rate sbloccato con frequenti cali a 30-50 fps oppure di bloccarlo e avere i 30 fps stabili."
"La parte più difficile nello sviluppo di un gioco è scegliere a cosa dare la priorità. Tutto ha un costo, sia in termini di tempo per implementarlo, sia in termini di tempo di elaborazione quando il gioco è in esecuzione. Alla fine, semplicemente, non si può avere tutto."
Scendere a compromessi
"Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon può non sembrare un gioco visivamente complesso, ma in realtà sotto il cofano ha una tonnellata di post-processing: i colori che sfumano come inchiostro mentre ci si muove nel mondo, i modelli di shading sugli oggetti, il modo in cui lo scenario si curva per consentire di vedere più lontano", ha continuato Tinari.
"Tutti questi effetti visivi hanno un costo di elaborazione. Ho ritenuto che l'aspetto in stile libro illustrato fosse parte integrante dell'esperienza complessiva, dunque non valeva la pena rinunciarvi per poter raggiungere i 60 frame al secondo. Immagino che il team che si è occupato del remake di Paper Mario: Il Portale Millenario abbia dovuto affrontare una situazione simile."
"Un conto è se si trattasse di un semplice porting migliorato del gioco originale, vedi ad esempio Pikmin 1+2 per Nintendo Switch; ma qui stiamo parlando di una ricostruzione completa e sono sicuro che hanno voluto utilizzare tecniche moderne al fine di far risplendere l'estetica della carta, soluzioni che hanno un costo."
"Tutto quello che posso dire con certezza è che il team di sviluppo ha compiuto la scelta che riteneva potesse portare alla migliore esperienza complessiva per i giocatori. Vi assicuro che non si tratta mai di una decisione che viene presa alla leggera o 'per pigrizia'. Detto questo, essendomi perso l'originale non vedo l'ora di giocarlo su Switch!"
Avete letto il nostro provato di Paper Mario: Il Portale Millenario?